Stamane si è tenuta in Prefettura una riunione fiume del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza in composizione “aperta”: oltre al Prefetto ed al Questore ed ai Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i Comandanti del Corpo forestale, dei Vigili del Fuoco, della Polizia municipale e di quella provinciale, vi hanno partecipato, nelle diverse fasi in cui si è articolata la riunione ed in relazione ai diversi argomenti da trattare, il Sindaco di Siena, Maurizio Cenni, i Sindaci di Asciano, di Monteriggioni, di Monticiano, di Rapolano Terme, il Vice Sindaco di Chianciano Terme, il Presidente dell’Unione dei Comuni della Val di Merse e, in chiusura, per la sicurezza del Palio, il rettore del Magistrato delle Contrade, avvocato Martinelli, ed i Priori e Capitani delle 17 Contrade.
L’ordine del giorno era, infatti, articolato e complesso: 1) l’esame dei dati sulla sicurezza a Siena e nella provincia, anche in preparazione della relazione periodica sui risultati del “Patto per la sicurezza di Siena” sottoscritto il 27 giugno dello scorso anno; 2) le proposte per l’implementazione del “Patto” stesso dopo il primo anno di attuazione; 3) l’esame dei progetti di sicurezza urbana predisposti dai Comuni, anche ai fini dell’accesso al fondo di cui all’art. 61, comma 18 della legge 6 agosto 2008 n. 133; 4) la predisposizione, infine, delle misure di sicurezza per l’imminente Carriera del 2 luglio.
“Siena Sicura”
In apertura di seduta, il Prefetto ha illustrato i dati sulla delittuosità nel capoluogo e nella provincia di Siena, ponendo in luce i risultati conseguiti: una flessione della delittuosità complessiva, negli ultimi undici mesi, di oltre l’ 11 % rispetto all’anno precedente, che raggiunge il 21,5 % nei reati contro il patrimonio.
Segno inequivocabile, secondo il Prefetto, della bontà degli sforzi compiuti dagli organi di polizia dello Stato (in città soprattutto la Questura) e della grande utilità dell’apporto aggiuntivo dato dalla Polizia municipale di Siena e dai servizi comunali di sostegno.
L’ampiezza dell’impegno comune ed i dettagli, nonché le misure ed i progetti operativi comuni (dalle iniziative antidroga a quelle antialcool, dalla implementazione della vigilanza notturna e della videosorveglianza alla implementazione dei servizi di poliziotto/carabiniere di quartiere) saranno meglio illustrati nella relazione periodica che a giorni sarà inoltrata al Sindaco di Siena per la comunicazione istituzionale al Consiglio Comunale ed alla stampa.
Dopo il doveroso ringraziamento alle forze dell’ordine ed alle strutture di sostegno impegnate ed un pensiero commosso per i carabinieri ed il poliziotto morti in questi ultimi mesi, un’attenzione particolare è stata dedicata, naturalmente, alle criticità ancora presenti ed a quelle che si sono presentate negli ultimi tempi: fra queste, particolarmente, gli episodi di intimidazione molesta e di violenza nei confronti dei minori e delle donne.
L’impegno è di proseguire nell’attività di prevenzione in senso stretto e di sensibilizzazione attiva delle potenziali vittime, ma anche e soprattutto un impegno assoluto, principalmente culturale e sociale, contro tutte le discriminazioni, condiviso da tutti i partecipanti al C.P.O.S.P.: istituzioni e forze dell’ordine.
Una pari attenzione è stata dedicata ai segnali di diffusione degli stupefacenti, anche se la città di Siena si conferma fra quelle in cui si è ben lontani dall’assuefazione sociale e la vigilanza è attiva e diffusa.
Sono state, quindi, esaminate alcune delle misure di implementazione della sicurezza che saranno adottate fin dai prossimi giorni, nella prospettiva, indicata nello stesso “Patto per Siena sicura”, di una attuazione progressiva dei suoi contenuti.
Due, in particolare, le iniziative già “mature”: – una convenzione con l’Istituto di Criminologia dell’Università per studiare meglio i contesti materiali e sociali dei fenomeni delittuosi più diffusi o più allarmanti; – una rete telematica sperimentale per la messa in comune, fra Prefettura, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, dei dati di monitoraggio degli appalti e dei cantieri, per rafforzare la prevenzione degli eventuali tentativi di penetrazione malavitosa nel settore e per la migliore tutela della sicurezza del lavoro.
“Provincia sicura”
La buona “performance” di sicurezza riscontrata per la città di Siena si è riverberata anche sui dati complessivi della provincia, con una flessione generale della delittuosità di circa otto punti percentuali e di circa quindici punti per quanto riguarda i reati contro il patrimonio.
Straordinario è stato l’impegno delle articolazioni territoriali dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato.
Anche nella provincia non mancano le criticità: episodi di violenza, episodi di furti di valore modesto che preoccupano non tanto per l’entità del reato, quanto perché spesso segnali di una crisi economico-sociale che comincia a “mordere” pesantemente, soprattutto fra i lavoratori che stentano a mantenere l’occupazione e ad usufruire di un sostegno sociale.
A parte gli aspetti economici e sociali, relativamente ai quali la Prefettura è impegnata su altri “tavoli” (principalmente il tavolo tecnico dell’osservatorio sul credito), una criticità strutturale è rappresentata dal fatto che pochi Comuni possono permettersi adeguati servizi di polizia municipale. Da qui l’esigenza di accorpare e razionalizzare per quanto possibile i servizi stessi e di provvedere alla sicurezza urbana anche mediante il supporto tecnologico.
In questa prospettiva, si è avviato l’esame dei progetti di implementazione della sicurezza urbana dei Comuni della Val di Merse, di Chianciano, di Monteriggioni, di Rapolano Terme, di Asciano, principalmente finalizzati alla realizzazione di impianti di videosorveglianza, ma anche di autovelox e di assunzione di alcune unità della polizia municipale, nei limiti consentiti dai bilanci comunali e con l’auspicio di accedere alla contribuzione statale prevista dall’ art. 61, comma 18 della legge 6 agosto 2008 n. 133.
Sicurezza del palio
Il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, si è, infine, occupato della sicurezza pubblica dei cittadini che “parteciperanno” al prossimo Palio del 2 luglio.
È stata l’occasione, per il Prefetto di Siena Giulio Cazzella, di salutare i Priori ed i Capitani di tutte le Contrade e di sottolineare l’alto valore storico e sociale delle istituzioni paliesche, delle contrade e degli eventi connessi, che costituiscono da sempre il tessuto “vivo” di Siena.
Con il Sindaco Maurizio Cenni, il Rettore del Magistrato delle Contrade Roberto Martinelli, i massimi dirigenti delle 17 consorelle, il Questore e i responsabili provinciali delle altre forze di polizia, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco Foderà ed il Comandante della Polizia Municipale Bonucci, sono state messe a punto le ultime misure per la sicurezza dei cittadini per i quattro giorni del Palio di Provenzano.
Nella circostanza il Prefetto, nel richiamare alcuni elementi emersi nel corso dell’esame dello stato della sicurezza nella città e nella provincia, ha colto l’occasione dell’incontro con i massimi dirigenti delle contrade per sollecitarne la collaborazione. “Alcune criticità sociali presenti anche a Siena meritano attenzione da parte di tutti”, ha sottolineato il Prefetto, “soprattutto da parte di quelle istituzioni sociali territoriali che, come le contrade, mantengono un rapporto quanto mai vitale e valoristicamente propositivo nei confronti dei giovani, sicché le stesse possono attivamente collaborare alla promozione di modelli positivi di vita sociale”.”I diritti e la dignità dei “diversi”, delle donne, di chi professa un’altra fede o non ne professa alcuna, dei portatori di “handicap” – ha proseguito il prefetto – sono valori fondanti della cittadinanza che confido vivamente possano continuare ad essere praticati ed insegnati in quella scuola di civismo e di solidarietà che sono i Comuni della nostra provincia e le contrade di Siena”.
Nel corso della riunione, sulla base delle analisi effettuate, delle osservazioni fatte e dei dati forniti, sono stati quindi illustrati gli interventi che le forze dell’ordine, i vigili urbani, i vigili del fuoco ed il volontariato di protezione civile effettueranno nei giorni del Palio.
Il Prefetto ha tenuto a sottolineare ancora una volta la pericolosità della prematura "discesa in campo", che pone a serio rischio l'incolumità dei cittadini e dei cavalli, per cui non possono non condividersi le iniziative sanzionatorie promosse dal Sindaco e dal Questore.
Viene, inoltre, ribadito che nei giorni del Palio non sarà possibile consentire alcuna altra manifestazione per evidenti ragioni di pubblica sicurezza.
Il Prefetto ha concluso l’incontro raccomandando a tutti, pur nel particolare entusiasmo, il più ampio senso di responsabilità affinché la Festa si possa svolgere nel più sereno dei modi, e confidando che i protagonisti del Palio, ed in particolare i dirigenti di Contrada, sapranno adottare le misure più opportune "in prevenzione".