Rinviato a Milano il procedimento per evasione fiscale
SIENA. La cantante Gianna Nannini, accusata di evasione fiscale per aver girato i guadagni ricavati dai concerti e dagli album a una società di diritto irlandese e a una olandese, sta trattando con l’Agenzia delle Entrate per comporre il contenzioso e saldare il suo debito con il Fisco. L’evasione risalirebbe al periodo tra il 2007 e il 2012. I Pm dui Milano sostengono che parte del denaro nel trasferimento tra le case discografiche Sony e Universal e la Gng Musica della Nannini, sia stato così sottratto al fisco. La presunta evasione fiscaleammonta ai 3 milioni e 750 mila euro.
Il Gup milanese Fabio Antezza, su richiesta della difesa della cantante, che ha depositato anche una memoria, ha aggiornato l’udienza preliminare al prossimo 30 giugno. Si tratta di un rinvio adeguato per consentire alla cantante, assistita dall’Avvocato Giulia Bongiorno, di chiudere il contenzioso amministrativo per poi, eventualmente, presentare il patteggiamento. Oltre un mese fa il difensore della Nannini ha prodotto una serie di carte in base alle quali potrebbero cadere alcune delle contestazioni con il conseguente ridimensionamento delle accuse, che un anno fa avevano portato anche al sequestro della villa a Siena.