SIENA. La rivista PNAS, una delle tre testate scientifiche più autorevoli a livello mondiale assieme a Nature e Science, ha pubblicato una ricerca coordinata dall'Università di Siena. Si tratta della scoperta di un eccezionale giacimento di micrometeoriti, ovvero di piccolissime polveri cosmiche, in Antartide, sulle Montagne Transantartiche. E' il giacimento più antico e più ricco di reperti fin ora mai trovato sulla Terra.
Tutta la collezione è conservata presso il museo Nazionale dell'Antartide all'Università di Siena, con alcuni pezzi esposti al pubblico e la gran parte dei reperti a disposizione degli studenti e dei ricercatori che vogliano svolgere analisi e ricerche.
La scoperta del giacimento è stata fatta durante le spedizioni italiane del Programma Nazionale delle Ricerche in Antartide, da Luigi Folco, del Museo Nazionale dell'Antartide dell'Università di Siena, che coordina gli studi sul giacimento, da Pierre Rochette dell'Università Aix-Marseille e da Natale Perchiazzi, del dipartimento di Scienze della terra, Università di Pisa.
Il numero di micrometeoriti trovati nel giacimento antartico è straordinario: circa un milione di esemplari con diametro inferiore a 100 micrometri e 3500 esemplari con dimensioni comprese tra 0.4 e 2 millimetri. Queste ultime micrometeoriti sono "gigantesche" rispetto a quelle trovate in altre collezioni e permetteranno analisi fino ad oggi impossibili sui reperti più piccoli.
Grande è la rilevanza scientifica di questa scoperta per lo studio delle scienze planetarie e dello spazio: se fino ad oggi, infatti, le micrometeoriti venivano considerate residui di comete, mentre le meteoriti macroscopiche venivano considerate frammenti di asteroidi, ora sarà possibile rivedere questa teoria e studiare la continuità e le possibili transizioni tra questi due tipi di materiale extraterrestre.
Inoltre lo studio delle meteoriti, e del loro "arrivo" sul nostro pianeta nel tempo, è di grande importanza per comprendere l'apporto della materia extraterrestre alla chimica globale della Terra e il suo possibile contributo allo sviluppo della vita sul nostro pianeta. La collezione di micrometeoriti delle Montagne Transantartiche è la più antica finora scoperta sulla Terra: questo permetterà per la prima volta stime del flusso di meteoriti nell'arco dell'ultimo milione di anni.
"Il numero eccezionale di ritrovamenti e l'età antica della collezione costituisce motivo di grande interesse – dice Luigi Folco – è infatti probabile che nel grande numero di micrometeoriti saltino fuori molte cose insolite. Per esempio, abbiamo trovato particelle presenti anche nelle carote di ghiaccio antartiche alla profondità corrispondente a circa 480 mila anni fa, che documentano un evento meteoritico catastrofico finora sconosciuto. Inoltre la collezione contiene delle biglie di vetro terrestre, o microtectiti, di mezzo millimetro di diametro che provengono da un impatto cosmico gigantesco, e fin ora sconosciuto, probabilmente avvenuto in Indocina a più di 11000 km di distanza dalle Montagne Transantartiche".