SIENA. "Lo studio presentato dal gruppo dell’Università di Siena, finalizzato ad una valutazione definitiva della situazione della geotermia amiatina anche in ragione della supposta vulnerabilità del suo acquifero, ci lascia perplessi e non ci convince del tutto", dichiarano i consiglieri regionali dei Verdi Mario Lupi e Fabio Roggiolani.
Per i Verdi "tutta una serie di evidenze geologiche derivanti da studi compiuti utilizzando le tecnologie investigative più moderne (screening da satellite, analisi delle foto aeree, ed altri metodi poi verificati con sopralluoghi in situ) sono state messe in dubbio utilizzando metodi diretti capaci soltanto di verificare ciò che è palesemente evidente: situazioni da manuale che difficilmente si ritrovano in natura». Inoltre "lo studio idrogeologico effettuato dal gruppo senese nega la validità dei dati geo-elettrici e geo-fisici precedentemente acquisiti da Edra e dal Cnr di Pisa, giungendo addirittura ad escludere qualsiasi pericolo di depauperamento della falda amiatina".
Contro l’inquinamento, secondo i Verdi, "la soluzione è pronta da tempo, sono gli impianti che funzionano a ciclo chiuso, quelle tecnologie che qualora prevedano l’estrazione dei fluidi geotermici, una volta estratta la maggior parte possibile del calore di cui sono vettori, ne prevedono la reimmissione all’interno del serbatoio originale".
Per i Verdi "tutta una serie di evidenze geologiche derivanti da studi compiuti utilizzando le tecnologie investigative più moderne (screening da satellite, analisi delle foto aeree, ed altri metodi poi verificati con sopralluoghi in situ) sono state messe in dubbio utilizzando metodi diretti capaci soltanto di verificare ciò che è palesemente evidente: situazioni da manuale che difficilmente si ritrovano in natura». Inoltre "lo studio idrogeologico effettuato dal gruppo senese nega la validità dei dati geo-elettrici e geo-fisici precedentemente acquisiti da Edra e dal Cnr di Pisa, giungendo addirittura ad escludere qualsiasi pericolo di depauperamento della falda amiatina".
Contro l’inquinamento, secondo i Verdi, "la soluzione è pronta da tempo, sono gli impianti che funzionano a ciclo chiuso, quelle tecnologie che qualora prevedano l’estrazione dei fluidi geotermici, una volta estratta la maggior parte possibile del calore di cui sono vettori, ne prevedono la reimmissione all’interno del serbatoio originale".