SIENA. (a. m.) Di pane gettato nei boschi del Chianti per alimentare reggimenti di cinghiali se ne è visto a tonnellate, ma sui mattoni di Piazza del Campo è cosa insolita. Vabbè, qui non erano cinghiali, ma…
Tanti anni fa esistevano dei banchini (che hanno reso felici generazioni di
bambini), che vendevano semi e granaglie, che, lanciati in piazza, attiravano frotte di volatili per la gioia delle foto di zie e mamme.
Poi ci si è resi conto che la loro presenza in fitte colonie era
diventata ingombrante per la salute, per il loro guano sparso ovunque,
che corrode marmi, storia e arte.
Ma un’arzilla signora con sobrio vestitino fantasia entra celere in Piazza dal Chiasso Largo, tiene in mano una bella busta capiente, di quelle
trasparenti da congelatore, dentro alla quale ha una bella quantità di
pane bagnato, che – con nonchalance – getta sui mattoni, generando una linea
di panzanella pronta e appetibile.
All’altezza della Fonte Gaia, la semina è finita, la signora infila la busta vuota nella borsa e si inerpica verso la Costarella, forse felice della cattiva azione compiuta. Dimenticando che i
piccioni, come i cinghiali, non sono una risorsa ma un problema.