Formazione e lavoro: la Provincia investe 6 milioni in due anni

Approvato il Piano di azioni integrate finanziato dal Fondo sociale europeo

SIENA. Ammontano a circa 6 milioni di euro le risorse finanziarie del Fondo sociale europeo che saranno destinate dalla Provincia di Siena alle azioni del Piano per le politiche formative e dell’occupazione per il biennio 2011-2012. Lo ha detto questa mattina, venerdì 4 marzo in consiglio provinciale Simonetta Pellegrini, assessore alla formazione e al lavoro, presentando le linee strategiche del Piano, approvato con il voto favore dei gruppi consiliari Pd, Pdl – il consigliere Marco Andreassi lo ha definito un voto di fiducia, che sarà sottoposto a verifica – Idv e Udc, l’astensione della Lega Nord – il capo gruppo Giovanni Di Stasio ha manifestato la volontà di aspettare i risultati concreti che scaturiranno dalle azioni del Piano – e il voto contrario di Rifondazione- Comunisti italiani “perché – ha detto Antonio Falcone – sono state tagliate le risorse rispetto al passato e viene meno l’impegno straordinario verso il sostegno al sociale”.
“Il concetto di crisi – ha detto l’assessore – è ormai inadeguato a definire ciò che sta succedendo nel mondo. Dobbiamo parlare piuttosto di cambiamento strutturale e complessivo del mercato del lavoro, in cui la competizione si basa sulla capacità dei sistemi economici locali di inserirsi in dinamiche di livello mondiale e collocarsi su filoni di sviluppo futuri. Stiamo lavorando, in un contesto in evoluzione, per dare ai lavoratori e alle imprese gli strumenti per adattarsi e conservare l’occupazione; migliorare le competenze; favorire il reinserimento nel mondo del lavoro e porre le condizioni per creare nuova occupazione”.

Rapidità e risultati concreti subito: le linee strategiche del Fondo sociale. “Le risorse – ha spiegato Pellegrini – sono inferiori a quanto previsto perché, in base all’accordo Stato- Regioni, una parte è state destinate alla Cassa integrazione straordinaria in deroga. Quindi, bisogna individuare le priorità strategiche. Le azioni che porteremo avanti nel biennio – ha aggiunto l’assessore – si caratterizzano per due elementi: la rapidità con cui possono essere attivati gli interventi e la loro capacità di produrre effetti, già nel breve periodo. Le azioni integrate di formazione e politiche attive del lavoro saranno rivolte in primis ai nostri giovani; alle fasce della popolazione più esposte agli effetti negativi della crisi, come i lavoratori in cassa integrazione, in mobilità e i disoccupati di lunga durata, ma anche agli occupati, a partire dalla formazione manageriale seminariale in diversi settori”. Tra gli obiettivi delle politiche formative, l’assessore ha citato l’adeguamento delle competenze dei lavoratori delle fasce più deboli; il potenziamento di competenze specifiche, dalle lingue straniere all’informatica, per gli occupati dei diversi settori produttivi e la qualificazione professionale dei disoccupati in relazione ai bisogni formativi del territorio. Per quanto concerne, invece, le politiche per il lavoro, l’assessore ha segnalato, tra le linee strategiche, gli incentivi alle aziende per stabilizzazioni e assunzioni e il sostegno a percorsi di auto imprenditorialità.

“La disoccupazione giovanile – ha detto Pellegrini – rappresenta una criticità sia a livello nazionale che regionale e provinciale. La Provincia lavorerà per rafforzare l’integrazione tra il sistema dell’istruzione, della formazione professionale e dell’orientamento. Tra le azioni che porteremo avanti ci sono gli stage di inserimento lavorativo, esperienza già iniziata con le borse lavoro; il progetto di alto apprendistato, con l’inserimento in aziende di giovani laureati in particolari settori; l’assunzione di giovani al termine dei percorsi di inserimento lavorativo o di alto apprendistato, attraverso incentivi con contributi differenziati per diplomati/laureati, tipologia e durata dello stage, e, infine, progetti di accompagnamento e assistenza all’imprenditoria giovanile. Tra le azioni trasversali citate dall’assessore anche le politiche di genere, per favorire l’occupabilità e l’occupazione femminile, offrire opportunità per la conciliazione/condivisione tempi di vita e di lavoro e sostenere l’auto imprenditorialità delle donne”.

Il Piano di indirizzo per le politiche formative e dell’occupazione per il biennio 2011-2012 è stato commentato positivamente anche da Riccardo Burresi, presidente del consiglio provinciale. “Queste azioni – ha detto Burresi – puntano a favorire l’occupazione giovanile e delle donne, combattendo il precariato e portando un contributo per favorire la liquidità delle imprese. Si tratta di un impegno concreto verso i giovani e le donne che il consiglio provinciale aveva preso e che si trasforma in atti concreti”.

Pianificazione triennale per la viticoltura. Nel corso della seduta, sono stati posti all’approvazione del consiglio anche i due atti di pianificazione per la viticultura relativi, il primo, ai vini Doc e Docg ricadenti sul territorio del Comune di Montepulciano – Nobile di Montepulciano, Rosso di Montepulciano e Chianti – e, il secondo, ai vini Docg Chianti e denominazioni aggiuntive Colli Senesi, Superiore, Colli dell’Etruria Centrale, Vinsanto del Chianti e Chianti Colli Senesi. In ottemperanza alla Legge Regionale n. 9 del 2009, che stabilisce che l’iscrizione delle superfici vitate agli albi di denominazione d’origine avvenga sulla base di atti di pianificazione adottati dalle Province, l’amministrazione senese ha adeguato i Piani dopo un percorso di concertazione con le associazioni di produttori vitivinicoli, le organizzazioni professionali agricole e cooperative e i consorzi di tutela. Vini Docg Chianti e denominazioni aggiuntive. Sulla base dei dati disponibili, il Piano relativo ai vini Docg Chianti e denominazioni aggiuntive (Colli senesi, Superiore, Colli dell’Etruria centrale, Vinsanto del Chianti e Chianti Colli Senesi) ha stabilito di non procedere, nel territorio della provincia di Siena, all’ampliamento delle superfici destinate alla produzione di vino Chianti Docg Chianti Colli Senesi; di consentire la crescita del Chianti Superiore in termini di variazione di iscrizione, proveniente da superficie precedentemente iscritta a Chianti e/o a Chianti Colli Senesi, e di confermare la libera crescita delle superfici vitate iscritte all’albo della Doc Colli dell’Etruria Centrale e delle Doc Vin Santo del Chianti e del Chianti Colli Senesi Doc. Il Piano è stato votato con i voti favorevoli dei gruppi consiliari di Pd, Idv e Udc; il voto contrario del Pdl; l’astensione di Rifondazione – Comunisti italiani. La Lega Nord non ha votato il punto all’ordine del giorno. Nobile di Montepulciano, Rosso di Montepulciano e Chianti. In relazione ai vini Doc e Docg ricadenti sul territorio del Comune di Montepulciano, il Piano, nel confermare la crescita stabilita nel 2008 dal consiglio provinciale in termini di superficie e limitazioni, aggiorna i criteri e le modalità di assegnazione, orientati a privilegiare lo Iap, l’imprenditore agricolo a titolo principale, pur aprendo l’accesso al non Iap, e a innalzare qualitativamente la produzione delle denominazioni d’origine ricadenti nel territorio di Montepulciano. Il Piano è stato votato con i voti favorevoli dei gruppi consiliari Pd, Idv e Udc e del consigliere Fabrizio Camastra (Pdl) e l’astensione dei consiglieri Marco Andreassi, Francesco Michelotti, Massimo Mori, Lorenzo Rosso (Pdl) e Antonio Falcone (Rifondazione – Comunisti italiani). La Lega Nord non ha votato il punto all’ordine del giorno, mentre il consigliere Donatella Santinelli (Pdl) non era in aula al momento del voto.