SIENA. Si è concluso recentemente il progetto FixO, realizzato in collaborazione tra l'Università di Siena ed il Ministero del Lavoro attraverso la sua agenzia tecnica Italia Lavoro. Ed oggi sono stati presentati i risultati di un anno di lavoro, coordinato dal Placement Office, che ha permesso a numerosi studenti dell'ateneo di prender parte a stages in aziende italiane.
Il rettore Silvano Focardi ha snocciolato i dati: 205 tirocini e 14 assunzioni in 87 imprese del Centro-nord, che potrebbero presto salire a 20, una volta perfezionate alcune pratiche in corso. Grazie a FIxO, partito all'inizio di aprile 2008 e conclusosi lo scorso 31 marzo, l'Ateneo ha potuto aprire un apposito sportello dedicato sia ai giovani che alle imprese, dove operatori specificamente formati hanno svolto un ruolo di informazione, consulenza e contatto, proprio per facilitare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Gli studenti vicini alla laurea e i neolaureati hanno potuto iscriversi al programma e inserire la propria candidatura in un database, rendendola disponibile alle aziende interessate per stage e tirocini. Dall'altra parte, anche le aziende, gli enti, le istituzioni e le imprese in cerca di stagisti, eventualmente da inserire nelle proprie strutture lavorative, tramite il servizio offerto dall'Università in collaborazione con FIxO, hanno potuto trovare più facilmente giovani disponibili e preparati.
"Ritengo che il programma FIxO messo in campo dal ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali – ha detto il rettore – sia un'iniziativa meritoria, che ha avuto successo proprio grazie alla sua strutturazione. E' stato importante offrire alle Università l'opportunità di inserirsi in una rete di contatti con gli altri Atenei e le imprese, attraverso un percorso nel quale non sono mancate la formazione verso gli operatori e la possibilità di inserirsi in dinamiche proprie del mondo del lavoro, ma non ancora del tutto comuni per il mondo universitario. Senza dubbio rilevante è stato anche l'aspetto delle incentivazioni. Spero che anche in futuro avremo la possibilità di continuare a partecipare a iniziative simili, che vanno a vantaggio della crescita in termini di quantità e di qualità delle azioni di placement". Il programma è stato attivato prima che anche in Italia si percepisse la gravita della crisi e Focardi auspica "che sia di buon auspicio, anche se il cruccio è che ci sia grande difficoltà nel trovare un'occupazione. In questo momento, c'è una spinta verso la disoccupazione".
Paola Rampini, responsabile marketing area Transizione scuola-lavoro di Italia Lavoro, ha spiegato che il merito principale di FIxO "è stato quello di rafforzare in tutta Italia il rapporto tra il mondo accademico e il mondo produttivo, agevolando sinergie più efficaci tra le Università e le aziende, in un'ottica di sviluppo economico del territorio. FIxO ha il compito di supportare gli atenei nella strutturazione di una rete di servizi in grado di facilitare l'occupazione dei laureati e di rispondere ai fabbisogni professionali delle imprese".
Ma la vera novità introdotta da FIxO rispetto ai normali stage che l'Università mette a disposizione degli studenti è stato il rimborso spese. I giovani che hanno partecipato ai tirocini hanno infatti ricevuto 200 Euro al mese per tutta la durata del tirocinio, per un totale di rimborsi di circa 120 mila Euro, erogati da parte di Italia Lavoro S.p.A. a valere sui fondi assegnati alla stessa dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle
Politiche sociali – Direzione Generale per le Politiche per l'Orientamento e la Formazione. Inoltre, le aziende che hanno deciso di assumere i giovani al termine del tirocinio con un contratto di almeno un anno hanno potuto contare su un contributo di 2.300 Euro per l'avvio della nuova collaborazione, per un totale erogato di 125.000 Euro.
Il professor Bruno Fiorai, delegato del Rettore agli Stage ed Alma Laurea, ha sottolineato l'importanza del programma: "Abbiamo avuto l'opportunità di consolidare e implementare i servizi di placement, che nella nostra Università sono già diventati una tradizione da alcuni anni. I risultati ottenuti credo siano particolarmente buoni, soprattutto in un momento di crisi che sta vedendo la drastica contrazione dell'occupazione. Altro fatto di rilievo è la soddisfazione raccolta da parte delle aziende, che hanno giudicato i nostri laureati ben preparati per il mondo del lavoro".
Il 50 per cento dei giovani ha trovato lavoro nell'area Toscana Sud, speci almente nel settore del terziario, della pubblica amministrazione e nel manifatturiero.
Il rettore Silvano Focardi ha snocciolato i dati: 205 tirocini e 14 assunzioni in 87 imprese del Centro-nord, che potrebbero presto salire a 20, una volta perfezionate alcune pratiche in corso. Grazie a FIxO, partito all'inizio di aprile 2008 e conclusosi lo scorso 31 marzo, l'Ateneo ha potuto aprire un apposito sportello dedicato sia ai giovani che alle imprese, dove operatori specificamente formati hanno svolto un ruolo di informazione, consulenza e contatto, proprio per facilitare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Gli studenti vicini alla laurea e i neolaureati hanno potuto iscriversi al programma e inserire la propria candidatura in un database, rendendola disponibile alle aziende interessate per stage e tirocini. Dall'altra parte, anche le aziende, gli enti, le istituzioni e le imprese in cerca di stagisti, eventualmente da inserire nelle proprie strutture lavorative, tramite il servizio offerto dall'Università in collaborazione con FIxO, hanno potuto trovare più facilmente giovani disponibili e preparati.
"Ritengo che il programma FIxO messo in campo dal ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali – ha detto il rettore – sia un'iniziativa meritoria, che ha avuto successo proprio grazie alla sua strutturazione. E' stato importante offrire alle Università l'opportunità di inserirsi in una rete di contatti con gli altri Atenei e le imprese, attraverso un percorso nel quale non sono mancate la formazione verso gli operatori e la possibilità di inserirsi in dinamiche proprie del mondo del lavoro, ma non ancora del tutto comuni per il mondo universitario. Senza dubbio rilevante è stato anche l'aspetto delle incentivazioni. Spero che anche in futuro avremo la possibilità di continuare a partecipare a iniziative simili, che vanno a vantaggio della crescita in termini di quantità e di qualità delle azioni di placement". Il programma è stato attivato prima che anche in Italia si percepisse la gravita della crisi e Focardi auspica "che sia di buon auspicio, anche se il cruccio è che ci sia grande difficoltà nel trovare un'occupazione. In questo momento, c'è una spinta verso la disoccupazione".
Paola Rampini, responsabile marketing area Transizione scuola-lavoro di Italia Lavoro, ha spiegato che il merito principale di FIxO "è stato quello di rafforzare in tutta Italia il rapporto tra il mondo accademico e il mondo produttivo, agevolando sinergie più efficaci tra le Università e le aziende, in un'ottica di sviluppo economico del territorio. FIxO ha il compito di supportare gli atenei nella strutturazione di una rete di servizi in grado di facilitare l'occupazione dei laureati e di rispondere ai fabbisogni professionali delle imprese".
Ma la vera novità introdotta da FIxO rispetto ai normali stage che l'Università mette a disposizione degli studenti è stato il rimborso spese. I giovani che hanno partecipato ai tirocini hanno infatti ricevuto 200 Euro al mese per tutta la durata del tirocinio, per un totale di rimborsi di circa 120 mila Euro, erogati da parte di Italia Lavoro S.p.A. a valere sui fondi assegnati alla stessa dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle
Politiche sociali – Direzione Generale per le Politiche per l'Orientamento e la Formazione. Inoltre, le aziende che hanno deciso di assumere i giovani al termine del tirocinio con un contratto di almeno un anno hanno potuto contare su un contributo di 2.300 Euro per l'avvio della nuova collaborazione, per un totale erogato di 125.000 Euro.
Il professor Bruno Fiorai, delegato del Rettore agli Stage ed Alma Laurea, ha sottolineato l'importanza del programma: "Abbiamo avuto l'opportunità di consolidare e implementare i servizi di placement, che nella nostra Università sono già diventati una tradizione da alcuni anni. I risultati ottenuti credo siano particolarmente buoni, soprattutto in un momento di crisi che sta vedendo la drastica contrazione dell'occupazione. Altro fatto di rilievo è la soddisfazione raccolta da parte delle aziende, che hanno giudicato i nostri laureati ben preparati per il mondo del lavoro".
Il 50 per cento dei giovani ha trovato lavoro nell'area Toscana Sud, speci almente nel settore del terziario, della pubblica amministrazione e nel manifatturiero.