
Si tratta – e le foto che ci sono state inviate da un residente della zona sono più che esplicative – di riconoscere un disagio oggettivo. Troppi piccioni hanno scelto come residenza stabile la zona di Fontebranda. Troppi: da far venire alla mente il famoso film di Hitchcock "Uccelli" e da far nascere un senso di inquietudine e di disagio.
Film a parte, il numero della popolazione dei piccioni "di Fontebranda" non lascia spazio a tentennamenti.
I residenti si sono lamentati da tempo della situazione. Un lettore, attraverso le immagini, ha voluto farci "vedere" quello che avviene quotidianamente in Fontebranda. Le foto sono di questa mattina (6 ottobre) "anche se purtroppo – scrive il "fotografo" – non rendono veramente l'idea di quella che è la situazione".
Il suggerimento che ci viene dato è di andare sul cavalcavia di via Diacceto e guardare verso San Domenico. Noi l'abbiamo fatto: stormi di piccioni affollano il cielo sopra le fonti, continuamente, lasciando solo immaginare quello che può essere il disturbo per chi vive "a terra".
Dopo le proteste, anche in forma scritta, del nostro lettore, unica risposta è stata quella dell'assessore all'ambiente Silvia Lazzeroni che, a differenza di sindaco, vicesindaco e assessore alla polizia municipale, ha preso carta e penna ed ha risposto (clicca qui per leggere la lettera).
Secondo la versione di chi ci ha scritto, la notevole presenza di piccioni nella zona sarebbe dovuta a delle persone che "nutrono" gli uccelli. Fatto, quest'ultimo che – sempre a detta di chi scrive – è ben noto ai vigili che dovrebbero far rispettare il divieto di dare cibo ai piccioni.
"Spero che un vostro articolo serva almeno a smuovere le acque, la situazione è diventata insostenibile – scrive il nostro lettore -. Lo stato igienico-sanitario in cui versa da molti mesi il rione di Fontebranda è pessimo. Tutti i tetti delle case limitrofe alle Fonti sono infatti costantemente infestati da numerosissimi piccioni, che creano numerosi danni alle coperture, oltre a portare zecche e topi".
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