Durante la discussione sono stati recepiti gli emendamenti presentati da Pasqualino Cappelli
SIENA. Il Consiglio comunale monografico di ieri (10 giugno), sulla situazione attuale di Fondazione MPS, che partiva dalla discussione della mozione sottoscritta da Carolina Persi, Ivano Da Frassini, Rita Petti, Simone Vigni (PD), Pasquale D’Onofrio (SEL), Lorenzo Di Renzone (Siena Cambia) e Simone Lorenzetti (Riformisti) e aggiornata attraverso una serie di emendamenti presentati da Pasqualino Cappelli (Siena Cambia), sarà ricordato per l’abbandono dell’aula da parte di 12 rappresentanti.
Pietro Staderini e Andrea Corsi (Moderati di Centrodestra), Luciano Cortonesi e Massimo Bianchini (Nero su Bianco), Marco Falorni (Impegno per Siena), Eugenio Neri e Giuseppe Giordano (Siena Rinasce), Enrico Tucci (Cittadini di Siena) e Laura Vigni (Sinistra per Siena, SsM, RC) hanno presentato, nelle fasi iniziali della seduta, una proposta di pregiudiziale sul documento della maggioranza, ritenuto “datato – come ha puntualizzato Staderini – e non rispondente a una situazione che, in questi mesi, si è modificata”. Proposta che, però, è stata respinta in votazione dal consesso e definita dal sindaco Valentini, come “incomprensibile, immotivata e inopportuna”.
Massimo Bianchini ha quindi dato lettura di un ulteriore documento sottoscritto dagli stessi consiglieri che avevano sostenuto la pregiudiziale, i quali, al termine dell’intervento, sono usciti dall’aula: “La maggioranza ci sta chiedendo – ha detto Bianchini – di assumere un atto in cui si chiede ancora a Fondazione MPS di opporsi all’aumento di capitale e di rinviarlo al secondo trimestre 2014: tutto questo dopo che Palazzo Sansedoni, l’assemblea dei soci e il cda della Banca hanno già deciso e il giorno dopo che l’operazione è già decollata sui mercati finanziari. Per questo, ci rifiutiamo di partecipare a un confronto inutile. Pur consci di non essere ascoltati, vi segnaliamo che la nostra prima preoccupazione è la salvaguardia di Fondazione MPS”. Nell’uscita dalla Sala consiliare, ai firmatari del documento si sono aggiunti i consiglieri di Siena Cambia Laura Sabatini e Alessandro Trapassi.
Dopo una sospensione della seduta, è stata la volta del gruppo Siena 5 Stelle a presentare un ordine del giorno alla mozione della maggioranza: “Questa Fondazione MPS – ha detto Michele Pinassi – non ha ragione d’essere. Si proceda allo studio di una nuova Fondazione che preveda l’elezione degli amministratori attraverso elezioni pubbliche; che non sia previsto alcun tipo di compenso per le cariche sociali della stessa e il mandato sia non rinnovabile e di durata massima 2 anni”. Anche questo documento, però, non ha trovato la convergenza dei gruppi consiliari ed è stato respinto in sede di voto: esito che ha comportato l’abbandono dell’aula anche da parte dei due consiglieri 5 Stelle.
Dopo il contributo di Pasqualino Cappelli (Siena Cambia), che ha arricchito la mozione, Carolina Persi ha presentato un ordine del giorno a nome dei capigruppo di maggioranza e di Mauro Marzucchi (Siena Futura) in cui “si considera necessario continuare nel processo di diversificazione del patrimonio, al fine di garantirne la redditività e un’adeguata diversificazione del rischio” e “si esprime soddisfazione per il percorso che Banca e Fondazione MPS hanno intrapreso nel rispetto delle loro reciproche autonomia e perimetrazione di competenza, che hanno permesso, alla Fondazione, di mettere in sicurezza il patrimonio e, alla Banca, di intraprendere un aumento di capitale che permetterà di rimborsare l’oneroso prestito governativo e di recuperare una piena capacità operativa”. L’ordine del giorno puntualizza, inoltre, la necessità di “vigilare affinché i futuri utili di FMPS vengano destinati al fondo di stabilizzazione delle erogazioni e a progetti sostenibili e di riconosciuto interesse pubblico e collettivo” ed esprime un invito ai componenti della Deputazione generale “a valutare una procedura di indizione di un bando pubblico per l’individuazione dei curricula della nuova Deputazione amministratrice e del nuovo presidente, oltre che un ridimensionamento dei compensi percepiti”.
Dopo aver recepito questi emendamenti, la mozione è stata approvata all’unanimità dai 17 consiglieri presenti: tra i punti deliberati, il documento “esprime solidarietà e sostegno ai dipendenti del gruppo, a partire da quelli esternalizzati, nell’auspicio che l’impegno delle istituzioni locali possa far crescere l’indotto e lo trasformi in un polo stabile dei servizi legati alla monetica e alle lavorazioni bancarie”.
La mozione si conclude con un invito al sindaco affinché “nel rispetto delle diverse autonomie e attribuzioni, garantisca il conseguimento di obiettivi nell’interesse della comunità senese, a partire dalla tutela del patrimonio di FMPS e del processo di ricapitalizzazione della Banca, richiedendo massima attenzione delle istituzioni nazionali”.
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