Oltre 3 milioni di euro erogati per vari progetti dedicati alle fasce più deboli
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di Alessandra Siotto
SIENA. “In provincia di Siena i problemi nel settore sociale sono sempre maggiori e in un periodo di crisi si verifica una situazione complessa e difficile, ma grazie ai contributi della Fondazione MPS riusciamo a garantire l’importante sistema di welfare che abbiamo nel territorio”. Così l’assessore provinciale Simonetta Pellegrini ha aperto la conferenza stampa di questa mattina (18 novembre) in cui sono stati presentati alcuni progetti rivolti al sociale.
Circa 2300 persone hanno usufruito complessivamente dei contributi, per un totale di 3 milioni e 450 mila euro erogati nel 2009 dalla Fondazione Monte dei Paschi alla Provincia per vari progetti legati al sociale e all’assistenza di anziani, malati e soggetti svantaggiati; mentre nel 2010 i fondi destinati saranno 2 milioni e 350 mila euro. “Grazie a queste risorse – ha spiegato Pellegrini – che sono aggiuntive al bilancio ordinario della Provincia, abbiamo aiutato e continueremo ad aiutare molte famiglie, anche con il ruolo importante svolto dalle associazioni di volontariato presenti nel territorio”.
“La Fondazione – ha detto il Presidente Gabriello Mancini – nel 2009 e nel 2010 ha individuato due settori in cui investire prioritariamente: lo sviluppo economico e il settore sociale, sostenuti con i bandi ordinari, oltre a quelli straordinari anti-crisi degli ultimi due anni”. “Con l’attuale manovra di tagli – ha aggiunto – anche gli enti locali hanno meno disponibilità: ci sono più bisogni, ma meno risorse e cerchiamo di garantire il welfare facendo da collettori, noi come Fondazione insieme alla Provincia, alle iniziative e ai progetti delle cooperative sociali che fanno interventi mirati nel sociale”. “La Fondazione – ha spiegato Mancini – ha erogato per il sociale 7milioni e 625mila euro nel 2009 e 5milioni e 900mila euro nel 2010, tra bandi ordinari e straordinari”.
Il presidente della Provincia Simone Bezzini, dopo aver ringraziato la Fondazione per l’importante contributo, ha sottolineato “la concretezza e la rapidità degli interventi per le fasce deboli, realizzati con il sapiente lavoro dell’assessorato che si occupa di questi progetti specifici con un’attività aggiuntiva rispetto a quella ordinaria”. “Con la crisi – ha proseguito – si rischia la disgregazione dello stato sociale e per mantenere la tenuta della coesione sociale c’è bisogno di progetti concreti e di qualità come questi”.
Nello specifico, con il progetto “Un’assistenza ad hoc” 617 persone hanno usufruito di assistenza domiciliare per anziani, disabili, ragazzi con difficoltà di integrazione sociale e persone affette da patologie invalidanti; invece con “Un buono per amico” sono stati realizzati servizi di accompagnamento e compagnia per disabili per 262 utenti, in collaborazione con oltre 60 associazioni di volontariato. I “Buoni per l’assistenza alla comunicazione per allievi sordi e non vedenti” sono serviti per sostenere gli studenti sordi, non vedenti e quelli con handicap nel lavoro scolastico; mentre il progetto “Un euro all’ora” è dedicato alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro nel campo delle attività di cura e per la qualificazione delle badanti, dando alle famiglie pari a 1,30 euro per ogni ora di lavoro e per un massimo di 54 ore settimanali. Infine, grazie al progetto “Infanzia e conciliazione” 475 famiglie senesi hanno potuto usufruire di contributi per la frequenza dei bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi ai servizi educativi per la prima infanzia.