"Casa di accoglienza" per i genitori dei bambini ricoverati
SIENA. Nascerà nel IV lotto dell’ospedale Santa Maria alle Scotte una Casa Accoglienza per le mamme dei bambini ricoverati. Sono stati infatti consegnati, dall’AOU Senese alla Fondazione “Danilo Nannini Onlus”, i locali che verranno ristrutturati per la realizzazione di questo importante progetto di vicinanza tra l’ospedale e le famiglie. Il progetto nasce da un’idea di alcuni anni fa del professor Felice Petraglia, direttore del Dipartimento Materno-Infantile, che si è finalmente concretizzata, grazie al lavoro svolto e all’impegno costante di tutti i membri e soci sostenitori della Fondazione, con la firma di un accordo, siglato in questi giorni, tra l’ospedale e la onlus. L’AOU Senese ha messo a disposizione della Fondazione un’area dell’ospedale, al piano 0 del IV lotto, con 7 camere da due posti, ognuna con bagno, per un totale di 14 posti letto per ospitare le mamme i cui figli sono ricoverati nei reparti del Dipartimento Materno-infantile, con l’obiettivo di offrire loro un’accoglienza orientata al mantenimento del patrimonio relazionale e affettivo tra mamma e bambino, in un periodo di grande difficoltà ed in un contesto di dimensione familiare. La consegna delle chiavi della struttura è stata fatta dal direttore sanitario, Silvia Briani, insieme al direttore amministrativo, Giacomo Centini.
“L’obiettivo comune – spiega Pierluigi Tosi, direttore generale AOU Senese – è facilitare la presenza e la vicinanza dei genitori ai bambini ricoverati, soprattutto in caso di condizioni cliniche complesse, come neonati prematuri o in terapia intensiva neonatale, e per le famiglie residenti lontano dalla struttura ospedaliera, in altre regioni o altre nazioni”. La Fondazione provvederà a ristrutturare e rendere accoglienti gli ambienti, grazie al contributo della famiglia Nannini e di tanti generosi senesi che vorranno continuare a sostenere il progetto. “Grazie a questo accordo – aggiunge Giovanni Centini, presidente della Fondazione – i piccoli degenti potranno affrontare un momento critico, come un ricovero in ospedale, supportati costantemente dall’amore dei propri genitori. La Fondazione si prenderà carico della ristrutturazione dei locali, dell’arredo, della manutenzione e pulizie ordinarie e degli oneri relativi alla fornitura di acqua ed elettricità. Si occuperà inoltre dell’accoglienza e del soggiorno delle persone, che saranno ospitate a titolo gratuito”.