I parà di Siena vittoriosi per la seconda volta consecutiva
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SIENA. “Sono orgoglioso di essere il vostro Comandante, grato per come operate ogni giorno. Tornate ai vostri gloriosi Reparti fieri per quanto avete fatto e per quello che avete dimostrato. Oggi ha vinto l’ addestramento del Paracadutista. Bravi”. Con queste parole il Generale D’Addario, Comandante della Folgore ha concluso la cerimonia di premiazione del Trofeo Fanti dell’ Aria, vinto quest’ anno dal 186° Reggimento Paracadutisti “Folgore”.
Condotto tra squadre di tutti i reparti della Brigata, ed aperto a tutte le unità paracadutiste, il Trofeo ha visto coinvolte 11 squadre fra le quali anche il Reggimento Lagunari, il 4° Reggimento Alpini Paracadutisti, e la 173° Airborne Brigade (US). La competizione viene sviluppata con una esercitazione di pattuglia da combattimento che, una volta infiltrata tramite aviolancio notturno, effettua la ricognizione di un obiettivo assegnato. L’ attività, oltre ad avere lo scopo di consolidare lo spirito di corpo delle unità paracadutisti attraverso una sana competizione, rappresenta un momento importante per verificare il livello di addestramento della Folgore, nelle quali vengono valutate le procedure tecnico tattiche delle pattuglie in una continuativa di due giorni, attivandole tecniche occulte di avvicinamento, le procedure di primo soccorso, e valutando le abilità nel tiro con arma in dotazione, lancio della bomba a mano, richieste MEDEVAC, la richiesta di fuoco, il superamento di ostacoli passivi nonchè le tecniche di evasione e fuga.
Quest’ anno, la difficoltà della competizione è stata accentuata dalle condizioni metereologiche. Ad una temperatura media di 35 gradi, i Paracadutisti delle varie squadre hanno percorso oltre 45 chilometri con un dislivello di 950 metri, trasportando ognuno un peso complessivo di equipaggiamento di 35-40 chilogrammi. La competizione, prevista ogni anno nell’ ambito della Memoria Addestrativa e che termina con la “Spartan Race”, una gara a tempo con vari esercizi che mettono duramente alla prova la preparazione fisica dei Paracadutisti, fu istituita nel 2001 ed è stata così intitolata al fine di rendere onore al primo reparto di paracadutisti formatosi nell’ambito delle Forze Armate Italiane (nel 1938 a Castel Benito in LIBIA), nonché alla prima unità della specialità entrata in combattimento (gennaio 1941, in LIBIA nel quale caddero 101 militari libici e 83 italiani).
E’ il secondo anno consecutivo, che i paracadutisti del 186° reggimento paracadutisti Folgore, al comando del Colonnello Roberto Trubiani, vince il trofeo ambito da tutti i reparti paracadutisti.
Condotto tra squadre di tutti i reparti della Brigata, ed aperto a tutte le unità paracadutiste, il Trofeo ha visto coinvolte 11 squadre fra le quali anche il Reggimento Lagunari, il 4° Reggimento Alpini Paracadutisti, e la 173° Airborne Brigade (US). La competizione viene sviluppata con una esercitazione di pattuglia da combattimento che, una volta infiltrata tramite aviolancio notturno, effettua la ricognizione di un obiettivo assegnato. L’ attività, oltre ad avere lo scopo di consolidare lo spirito di corpo delle unità paracadutisti attraverso una sana competizione, rappresenta un momento importante per verificare il livello di addestramento della Folgore, nelle quali vengono valutate le procedure tecnico tattiche delle pattuglie in una continuativa di due giorni, attivandole tecniche occulte di avvicinamento, le procedure di primo soccorso, e valutando le abilità nel tiro con arma in dotazione, lancio della bomba a mano, richieste MEDEVAC, la richiesta di fuoco, il superamento di ostacoli passivi nonchè le tecniche di evasione e fuga.
Quest’ anno, la difficoltà della competizione è stata accentuata dalle condizioni metereologiche. Ad una temperatura media di 35 gradi, i Paracadutisti delle varie squadre hanno percorso oltre 45 chilometri con un dislivello di 950 metri, trasportando ognuno un peso complessivo di equipaggiamento di 35-40 chilogrammi. La competizione, prevista ogni anno nell’ ambito della Memoria Addestrativa e che termina con la “Spartan Race”, una gara a tempo con vari esercizi che mettono duramente alla prova la preparazione fisica dei Paracadutisti, fu istituita nel 2001 ed è stata così intitolata al fine di rendere onore al primo reparto di paracadutisti formatosi nell’ambito delle Forze Armate Italiane (nel 1938 a Castel Benito in LIBIA), nonché alla prima unità della specialità entrata in combattimento (gennaio 1941, in LIBIA nel quale caddero 101 militari libici e 83 italiani).
E’ il secondo anno consecutivo, che i paracadutisti del 186° reggimento paracadutisti Folgore, al comando del Colonnello Roberto Trubiani, vince il trofeo ambito da tutti i reparti paracadutisti.