In arrivo una nuova grana... oltre alle vicissitudini del bilancio?

di Red
SIENA. La bomba è arrivata sul tavolo dove di solito siede il CdA di Mens Sana Basket Spa e per traslazione su quello in cui stamattina la Giunta della Polisportiva Mens Sana 1871 dovrà discutere il da farsi davanti a un bilancio della controllata – non controllata a dovere -, che potrebbe costarle una punizione mortale. E’ interessante che provenga dalla Fises, il socio silenzioso che ha oltre l’11% del capitale sociale della Spa e che si è distinto in questi anni proprio per non aver mai agito a tutela dei suoi interessi (che poi coincidono con quelli dei tifosi e del popolo mensanino, benché qualcuno ancora ne dubiti) in questa partecipazione non strategica né prevista dallo statuto. Siamo stati l’unico media a chiederci che cosa ci facesse Fises in una società di basket che l’avviamento, con i soldi dello sponsor a disposizione, l’aveva superato da un bel pezzo. E a chiedere che facesse sentire la sua voce in proposito: sarebbe un insuccesso clamoroso il fallimento della Spa per una istituzione come la Fises, vocata a sostenere lo sviluppo economico della provincia di Siena.
Secondo quanto è dato di sapere, l’elezione di Cesare Lazzeroni potrebbe essere irregolare e tutto il CdA della Spa di conseguenza potrebbe essere dichiarato decaduto con tutte le conseguenze del caso. In occasione dei movimenti societari che alla fine dello scorso anno portarono, dopo l’avvio dell’inchiesta Timeout e le perquisizioni della Guardia di Finanza, alle dimissioni di Ferdinando Minucci da presidente della Spa, le modalità di elezione di Lazzeroni (avendo tra l’altro a che fare con un socio che possiede più del 10% delle azioni), sarebbero da invalidare in toto. Piero Ricci era convinto di portare la buona notizia che arriveranno quattrini freschi ai furiosi membri della Giunta, che temono – dopo aver visto passare senza toccare né riceverne benefici i soldoni della sponsorizzazione Montepaschi – di dover interrompere le loro attività sportive e portare in tribunale anche i libri della onlus. La cessione di Hackett a Milano, ormai ampiamente a conoscenza di tutti i media mondiali, darà il carburante necessario per arrivare al 30 giugno 2014 e forse per pagare l’affitto e la spesa della corrente elettrica della Mens Sana Spa. Forse. Perché non è chiaro se chi ha titolo e competenza per spenderli, questi soldi, lo faccia per davvero o deleghi a terzi interessati: di fronte a un potenziale fallimento gli amministratori potrebbero essere chiamati a rifondere di tasca propria da un curatore appena appena attento a cercare quelli per il suo compenso, come i creditori chiamati a rendere indietro le somme incassate anche a titolo reale.
Riepilogando la storia dell’operazione Timeout, la Guardia di Finanza in data 17 dicembre 2012 diede “esecuzione a provvedimenti di perquisizione emessi dalla Procura della Repubblica”, mentre la notizia dell’Ansa del 1 gennaio 2013 con la nota della società spiegava che il 29 dicembre 2012 era stato nominato presidente della Mens Sana Spa il notaio Lazzeroni: dodici giorni sono effettivamente un lasso di tempo troppo corto fra i due eventi, che stride con le date ferree che il codice civile impone alle società di capitale, soprattutto nella tutela dei diritti di soci con più del 10% di capitale sottoscritto. Oltre a ciò, la Fises potrebbe contestare alla Spa i tempi biblici di approvazione del bilancio dell’esercizio 2012-13, che con la convocazione dell’assemblea dei soci al 15 gennaio sarebbero ormai fuori tempo massimo. In definitiva una situazione ingarbugliata: però, se Polisportiva e Fises procedessero di comune accordo alla nomina di un presidente e di un amministratore delegato totalmente nuovi, oltre a un consigliere d’amministrazione totalmente indipendente, avrebbero fatto già un grosso passo avanti. Se poi i sindaci revisori, riguardando bene i conti, riuscissero a far chiudere il bilancio senza appostare perdite che possano far intervenire gli uffici del tribunale fallimentare (invece della forbice fra 1,8 e 6 milioni paventati da chi ha la ventura di leggersi il bilancio vecchio), sarebbe un passo importante verso il futuro prossimo.