CHIANCIANO TERME. Il messaggio del ministro della Gioventù Giorgia Meloni accende la platea del XV Congresso dell'Arci in corso nella cittadina termale ed incentrato sulla reazione alla crisi.
''L'Arci rappresenta da più di 50 anni un punto di riferimento per un'area culturale chiara e riconoscibile – scrive Meloni – comprendo quindi l'impostazione del Congresso ma non la condivido in pieno in quanto credo di poter dire che la situazione dell'Italia è più rosea di altre economie forti e solide''. Questo passaggio scatena i primi fischi della sala che accompagneranno tutta la lettura.
''Trovo fuorviante brandire la parola 'crisi' – continua Meloni – come fosse una mannaia pronta a mozzare qualunque cosa si muova in Italia''. Crisi, secondo Meloni, ''vuol dire cambiamento, non devastazione''. La svolta per il ministro ''è il lavoro, il manufatto, la perizia e l'ingegno dell'uomo, unici strumenti in grado di fornire al capitale un valore reale, non fatto di carta scarabocchiata''. Ed invita a ritornare nelle botteghe "magari teconologicamente attrezzate, in cui lo sporco delle mani serva a ripulire mentalità legate a facili guadagni e ricchezze vacue che producono disastri planetari''. E partono altri fischi.
''L'Arci rappresenta da più di 50 anni un punto di riferimento per un'area culturale chiara e riconoscibile – scrive Meloni – comprendo quindi l'impostazione del Congresso ma non la condivido in pieno in quanto credo di poter dire che la situazione dell'Italia è più rosea di altre economie forti e solide''. Questo passaggio scatena i primi fischi della sala che accompagneranno tutta la lettura.
''Trovo fuorviante brandire la parola 'crisi' – continua Meloni – come fosse una mannaia pronta a mozzare qualunque cosa si muova in Italia''. Crisi, secondo Meloni, ''vuol dire cambiamento, non devastazione''. La svolta per il ministro ''è il lavoro, il manufatto, la perizia e l'ingegno dell'uomo, unici strumenti in grado di fornire al capitale un valore reale, non fatto di carta scarabocchiata''. Ed invita a ritornare nelle botteghe "magari teconologicamente attrezzate, in cui lo sporco delle mani serva a ripulire mentalità legate a facili guadagni e ricchezze vacue che producono disastri planetari''. E partono altri fischi.