Molti sono i filoni innovativi e qualificanti introdotti, tutti orientati ad una nuova offerta assistenziale ai cittadini
SIENA. E’ stato siglato oggi tra l’Azienda USL 7 di Siena e i sindacati medici FIMMG, SNAMI e SMI il pre-accordo aziendale attuativo dell’Accordo Regionale, nonché l’accordo-contratto tra l’ASL e la Coop Medici 2000 (società cooperativa a cui aderiscono circa l’80% dei medici di medicina generale) che fornirà tutto il supporto logistico necessario.
L’accordo, con validità triennale, è il primo in ambito toscano dopo l’approvazione dell’Accordo Regionale sulla Medicina Generale di inizio febbraio di questo anno e prospetta l’avvio della riorganizzazione, riqualificazione ed espansione territoriale delle cure primarie che vede i medici di medicina generale come principali protagonisti e la possibilità di offerta di servizi sanitari più facilmente accessibili ai cittadini.
Molti sono i filoni innovativi e qualificanti dell’accordo, peraltro, tutti orientati ad una nuova offerta assistenziale ai cittadini: l’integrazione tra la salute territoriale e la medicina generale, con la possibilità di integrazione tra le sedi degli studi dei Medici di Famiglia dei presidi distrettuali della USL 7 sviluppando un modello organizzativo condiviso; la presa in carico del paziente cronico con la garanzia agli assistititi di prestazioni di primo livello da parte del medico (spirometrie, elettrocardiogrammi , TAO etc) e la realizzazione delle strutture di riferimento delle AFT (Aggregazioni Funzionali territoriali) ed UCCP (Unità di Cure primarie) per garantire la medicina di iniziativa e la diagnostica, e soprattutto una presa in carico del paziente attraverso una vera e propria rete di professionisti. Quindi anche sedi adeguati per questi nuovi compiti, recuperardo edifici esistenti, realizzando Centri Medici (già avviati a Montepulciano ed a Siena in Fontebecci) e Case della Salute (sei progetti ASL).
L’offerta assistenziale territoriale, quindi, si arricchisce ma soprattutto si qualifica: l’Azienda si impegna a realizzare specifiche iniziative con la medicina generale finalizzate alla elaborazione, condivisione ed applicazione di protocolli terapeutici, linee guida, percorsi assistenziali o standard di servizi, sia nelle Case della Salute, che nei centri medici di secondo livello che si costituiranno nelle Unità di cure primarie da attuarsi.
Rilevante la responsabilizzazione e la partecipazione della Medicina Generale al governo clinico ed ai tavoli programmatori, per rendere sempre più efficace ed appropriato l’uso delle risorse disponibili..
Specifici progetti di appropriatezza, quindi, riguardano la prescrizione dei farmaci e la diagnostica specialistica in un percorso che consolida nel tempo la crescita culturale dei medici di famiglia rispetto ai temi del governo clinico e del miglioramento dei livelli di salute collettiva, garantendo nel modo migliore la tutela della salute individuale. Si parla in questo accordo di presa in carico vera e propria di alcune patologie croniche quali ad esempio il diabete e la broncopneumopatia cronico ostruttiva con controlli forniti direttamente nell’ambulatorio dei medici.
Di particolare rilievo la prospettiva di sempre maggiore correlazione tra ospedale e territorio che riguarda anche un nuovo possibile assetto e valorizzazione della continuità assistenziale (guardia medica).
Tra le novità dell’accordo, inoltre, è previsto il coinvolgimento della direzione sanitaria delle Scotte al Comitato della medicina generale in ASL7 per affrontare in modo sistematico e coordinato le problematiche che interessano i cittadini, concordare soluzioni e percorsi che facilitino le prese in carico e la continuità assistenziale, sulla falsa riga di quanto già accade per il percorso sulle dimissioni complesse attivato ormai da anni tra territorio ed ospedali ASL e le Scotte.
La ASL 7, le organizzazioni sindacali firmatarie e la Coop Medici 2000 ritengono che questi passaggi siano il primo fondamentale passo per dar vita alla nuova sanità territoriale.
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