Vincenzo Angeloni fu consigliere di amministrazione della Robur nel 2007
di Filippo Tozzi
SIENA. Tra i quattro arresti eseguiti ieri (vedi) dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Napoli sul Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, c’è anche un ex consigliere di amministrazione dell’Ac Siena. Si tratta di Vincenzo Bernardino Angeloni. Le accuse sono quelle di falsa fatturazione o fatturazione gonfiata per creare fondi neri da mettere a disposizione dei vertici di Finmeccanica. Angeloni, ex deputato tra le fila di Forza Italia, arrivò a Siena nel 2007 insieme a Giovanni Lombardi Stronati. Il 9 marzo 2007, infatti, la International Sport Utilities Spa di Paolo De Luca e la Credsec dell’avvocato romano stipulano il preliminare di vendita del pacchetto di maggioranza delle quote della società bianconera. Il neonato consiglio di amministrazione era formato dal presidente Pierluigi Fabrizi e dai consiglieri Claudio Mangiavacchi, Carlo Rossi, Roberto Pignocchi, Giovanni Lombardi Stronati, Simone Maria Sepe, Stefano Garzoni Provenzani e appunto Vincenzo Bernardino Angeloni. Secondo quanto riportato dall’Agenzia Ansa, la Credsec era già proprietaria della piccola squadra abruzzese del Pescina Valle del Giovenco. Un nome che compare all’interno dell’inchiesta napoletana poiché il denaro nero, depositato presso una banca svizzera, sarebbe poi tornato in Italia e trasportato all’interno di alcuni borsoni del Pescina Valle del Giovenco al settimo piano della sede di Finmeccanica. A consegnare le somme sarebbe stato lo stesso Angeloni, dentista dell’ex presidente di Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini, indicato dagli inquirenti come sua persona di fiducia.
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