RCR: tavolo di confronto parallelo con la Cgil?
SIENA. La Femca Cisl di Siena, esprime molte perplessità rispetto a quanto uscito nella stampa relativamente alla RCR nei giorni scorsi in merito alla visita della Cgil e di Unicoop Firenze. L’attenzione mostrata verso la storica azienda Valdelsana dai massimi vertici della CGIL provinciale e regionale è sicuramente una nota positiva ma ci sembra un approccio discutibile e che potrebbe complicare i rapporti interni, in questo periodo già abbastanza tesi.
La Femca, infatti, da sempre presente ai tavoli di confronto aziendali insieme alla RSU e alle altre organizzazioni di categoria, sta cercando di condividere percorsi spesso ai limiti della sostenibilità per i lavoratori e la riorganizzazione produttiva prima (rifacimento del forno, miglioramento delle rese di produzione, diversa organizzazione del lavoro… solo per citare alcuni esempi) e la riorganizzazione commerciale ora, per come ci è stata recentemente prospettata, dovrebbero garantire il mantenimento e il consolidamento dell’azienda che, vale la pena ricordare, è attualmente in procedura concorsuale.
Da anni la Direzione di RCR (anche in occasione dell’ultimo incontro avvenuto appena lo scorso 21 marzo) ci dice chiaramente detto che l’obiettivo è e sarà sempre di più quello di concentrare la propria attenzione su un mercato di fascia media, capace di garantire volumi maggiori e margini adeguati, a dispetto delle promozioni che negli anni non hanno certo portato benessere a questa azienda.
Ora, rispetto a quanto appreso dai media, ci sorgono alcune domande spontanee:
– c’è un tavolo di confronto parallelo a quello ufficiale dove si portano avanti percorsi e scelte diverse?
– la visita in Rcr di Unicoop Firenze insieme ai vertici Cgil è stata organizzata dalla Rcr o dalla Cgil?
– quali sono i motivi per cui si parla ancora di promozioni e soprattutto con quali marginalità e che effetti in termini di organizzazione e tempi di consegna dobbiamo aspettarci?
Queste sono alcune delle domande che ci poniamo e a cui vorremmo risposte nell’incontro del 10 aprile. In passato, anche nei mesi recenti, durante trattative importanti tipo quella per la mobilità, abbiamo ritenuto opportuno di non prendere posizione rispetto a comunicati stampa prodotti dalla Cgil anche se per noi non condivisibili, ma stavolta riteniamo inaccettabile il rilievo mediatico dato alla vicenda e non accettiamo più la parte di quelli che sono unitari solo “per comodo”, come forse intende qualcun altro.