Il ruolo di controllore svolto da Bankitalia è tutto discutibile
SIENA. Draghi deve essersi sbagliato, lo invitiamo a rettificare le dichiarazioni rilasciate a Bruxelles: Monte dei Paschi è un «caso isolato». Ricordiamo al presidente della BCE il caso, non ancora concluso, di Banco Desio, le ombre sulla Cassa di Risparmio di Cesena, la banca popolare di Spoleto appena commissariata, 12 banche commissariate nel 2012.
Le tante indagini ancora in corso per usura, mercato pilotato, derivati. Cinque sono le banche finite nel mirino della sola procura di Trani nelle indagini, avviate nei mesi scorsi, sui derivati emessi da cinque banche italiane: Mps, Bnl, Unicredit, Intesa San Paolo e Credem. Non che Bruxelles ignori questi fatto, resta importante, per la commissione, mettere nero su bianco notizie fasulle, nel caso, qualche procura, chiedesse di leggere i verbali. Compito della magistratura è individuare i responsabili e assicurarli alla giustizia, mentre è compito della politica attaccare il sistema e distruggerlo a colpi di decreti legge, se non lo fanno è per complicità, favoreggiamento. Per quanto riguarda il ruolo di controllore svolto da Bankitalia, il tutto è discutibile, in quanto la stessa è legata a doppio filo dai suoi azionisti, questo conflitto la rende poco credibile ed autoritaria come organo di vigilanza. È evidente che occorre un pool di magistrati che lavori, in grande riservatezza, sul sistema bancario italiano ed europeo: come Falcone lo istituì per combattere la mafia. Anche il sistema bancario non è immune da depistaggi, ingerenze politiche, spiate perchè anche il sistema bancario, come la mafia, sa rendere amici i nemici, corruttibili i paladini della giustizia.
FEDERCONTRIBUENTI