L'intervento dell'associazione di tutela dei consumatori su energia e gas
SIENA. I reclami per energia e gas sono passati dai 335.000 del 2011 ai 500.000 del 2013, per contratti non richiesti, consumi stimati, conguagli, fatturazioni, mancate letture e non rispetto delle condizioni contrattuali. Questi i risultati pubblicati dal Centro Ricerche della Federconsumatori nazionale con la IX indagine sul mercato.
“Il mercato libero – spiega la Federconsumatori di Siena – non è ancora conveniente rispetto a quello tutelato; nel 2010 le ‘possibilità’ di risparmio erano maggiori di quelle di adesso, ma per la maggioranza di coloro che sono passati al mercato libero le offerte contrattuali negli ultimi 4 anni sono state addirittura più costose rispetto al mercato tutelato”.
“Dal 1996 al 2013 – sottolinea l’associazione – gli aumenti del gas sono stati vertiginosi: l’80%. Alcuni provvedimenti dovrebbero ridurre del 7-8% la bolletta degli ultimi mesi, ma noi chiediamo al Governo soprattutto la riduzione delle tasse, che sono arrivate al 36% contro una media europea del 20%. Il gas è un bene di prima necessità, non un lusso. Si deve anche alzare la fascia di Iva al 10% almeno fino ai primi 1.400 mc di consumo (dagli attuali 480 mc)”.
“Il costo della corrente elettrica poi – incalza la Federconsumatori provinciale – ha registrato nel 2013 un aumento del 17,5% rispetto al 2011; noi chiediamo che venga conservata la progressività delle tariffe e che vengano eliminati dalle fatture i costi di finanziamento per l’energia alla rete ferroviaria e gli incentivi per la riduzione delle bollette alle imprese energivore, tutti costi scaricati sulle bollette delle famiglie”.