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Questa, in estrema sintesi, la richiesta avanzata dal Consigliere del PdL Claudio Marignani in una interrogazione urgente presenta al Presidente della Giunta regionale.
“In soli 4 comuni della Provincia di Siena ogni anno vengono utilizzati come fertilizzanti naturali oltre 17.000 tonnellate di fanghi da depurazione provenienti da molte regioni del centro-sud. Questa buona e redditizia pratica – continua Marignani – rischia però di penalizzare un territorio ricco di bellezze naturali, siti protetti dall’UNESCO, oltre alle moltissime realtà agrituristiche senesi (Siena è la provincia italiana con il maggior numero di agriturismi con una capacità di 14.183 posti letto – fonte IRPET/Confindustria), spesso confinanti con gli appezzamenti in cui vengono depositati i fanghi ad alto tenore di umidità provenienti da gran parte d’Italia (a Siena arrivano fanghi dalla Regione Lazio, Campania, Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Umbria, Marche e Liguria).”
“Assieme ai colleghi Magnolfi e Benedetti – prosegue Marignani – abbiamo chiesto al Presidente della Giunta regionale se intenda intervenire in questa materia adottando alcune misure di salvaguardia come la limitazione in orari diurni della ricezione e dello spargimento dei fanghi e l’introduzione di un limite di distanza dagli agriturismi, dai siti di interessa naturalistico, storico e ambientale, oltre a maggiori controlli, non limitati alla sola verifica della documentazione, fra cui quelli periodici sulla presenza di sostanze inquinanti nei corsi d’acqua. Misure di buon senso – conclude Claudio Marignani – che, senza recare danno al comparto agricolo, tutelino maggiormente le imprese agrituristiche; settore estremamente importante per l’economia senese.”