Il capogruppo di Impegno per Siena interroga il sindaco sulla grave situazione degli organici e alle gravi carenze del palazzo di Giustizia
SIENA. Una interrogazione al sindaco è stata presentata dal consigliere Marco Falorni, capogruppo di Impegno per Siena, in merito ai problemi dell’amministrazione della Giustizia a Siena e ai costi collegati. Eccone il testo.
Premesso:
– Che in data 3 febbraio 2014 si è svolta una importante assemblea pubblica organizzata dall’Ordine degli Avvocati sui problemi della Giustizia a Siena;
– Che in tale assemblea sono emersi i numerosi e gravi problemi che affliggono l’amministrazione della Giustizia a Siena, problemi annosi e di recente ulteriormente aggravati dall’accorpamento, presso il Tribunale di Siena, del Tribunale di Montepulciano e della Sezione staccata di Poggibonsi;
– Che tali problemi riguardano principalmente gli organici gravemente insufficienti per quanto riguarda i magistrati ed il personale amministrativo, gli aspetti legati all’organizzazione, la logistica, le gravi carenze del palazzo di Giustizia alcune delle quale aggravatesi recentemente, gli aspetti legati al trasferimento del Tribunale civile e degli uffici del Giudice di Pace nella nuova sede individuata in via Camollia;
– Che tutto questo complesso di problemi, ulteriormente complicati dalla attuale celebrazione a Siena di alcuni processi di rilevanza nazionale che assorbono molto i magistrati presenti, si ripercuotono anche sul lavoro degli avvocati, e soprattutto comportano negative conseguenze per tutti i cittadini, che avrebbero diritto ad una giustizia rapida e certa, e che invece vedono allungare i tempi dei processi in maniera abnorme e sempre crescente;
Considerato:
– Che in occasione della citata assemblea pubblica hanno brillato per la loro assenza le forze politiche e le istituzioni, risultando comunque presente il Comune di Siena, rappresentato dal vicesindaco e da un assessore;
– Che proprio il Comune di Siena è particolarmente danneggiato dalla situazione attuale, perché, quale Comune sede di Tribunale, in base ad una legge del 1941, deve anticipare i costi per il funzionamento della Giustizia, solo in parte e tardivamente rimborsati dallo Stato;
– Che tutto ciò, specialmente in una situazione di crisi per la città e per il Comune come quella attuale, è paradossale, perché l’amministrazione della Giustizia, per sua natura, è una funzione che dovrebbe rientrare nelle competenze dello Stato;
– Che pure in condizioni di difficoltà, il Comune di Siena ha il dovere di percorrere tutte le strade possibili per migliorare il servizio ai cittadini ed al tempo stesso per rendere il proprio contributo economico più sostenibile;
CHIEDO al Sig. Sindaco
– Se non ritiene opportuno convocare, in collaborazione con l’ANCI, una conferenza di servizi fra tutti i Comuni che gravitano sul distretto del Tribunale di Siena, quindi attualmente anche di quelli dell’area di Montepulciano e dell’area di Poggibonsi, affinché tutti questi enti contribuiscano alle spese di manutenzione e funzionamento del palazzo, o in prospettiva dei palazzi di Giustizia di Siena, se necessario anche proponendo una nuova norma di carattere regionale o nazionale;
– Se non ritiene opportuno sensibilizzare tutti i Parlamentari presenti sul territorio affinché facciano pressione sul Governo e sul Ministero della Giustizia in particolare, affinché siano sanate al più presto le gravi carenze nelle piante organiche presso il Tribunale di Siena, sia per i magistrati che per il personale amministrativo, e presso la Procura della Repubblica di Siena, ed anche perché non facciano mancare le risorse per una ormai improrogabile ristrutturazione degli immobili sede dell’amministrazione della Giustizia, sia per quanto riguarda le emergenti carenze strutturali, sia per quanto riguarda la sicurezza;
– Se nel frattempo non ritenga opportuno, avvalendosi di tutte le possibilità legislative offerte dalle norme in vigore in tema di mobilità del personale impiegato nella pubblica amministrazione, esaminare l’ipotesi di destinare, anche temporaneamente, presso la Cancelleria del Tribunale, del personale in esubero, attualmente in forza alla stessa Amministrazione Comunale, oppure anche presso l’Università degli Studi, la Provincia o altri enti, chiedendo in pari tempo l’intervento finanziario dello Stato, visto che è stato previsto l’accorpamento a Siena di un Tribunale, quello di Montepulciano, e di una Sezione staccata, quella di Poggibonsi, senza prevedere adeguati finanziamenti a copertura delle necessarie spese conseguenti;
– Infine se può ragguagliare circa l’ormai datato progetto di ampliamento dell’attuale palazzo di Giustizia di Siena, ed in particolare su chi ha sostenuto le relative spese di progettazione, se il progetto ha ancora una sua utilità e possibilità di essere realizzato, ed eventualmente se è previsto un suo aggiornamento.