Carburanti senza bancomat anche a Siena e provincia
SIENA. Con calma, e contanti alla mano per pagare il rifornimento di carburante nella giornata di mercoledì. Anche a Siena e provincia. E’ l’effetto del “No card day” proclamato da Faib, Fegica e Figisc, le organizzazioni di categoria degli impianti di distribuzione, per protestare contro la gravosa situazione che nei loro confronti si è venuta a creare dalla stagione estiva. “Dal mese di luglio è stata resa obbligatoria l’accettazione di pagamenti con carta di credito per pagamenti superiori a 30 euro – spiega Michele Petrini, presidente Faib Confesercenti per Siena e provincia – un provvedimento giusto e condivisibile, ma che ha servito alle banche l’occasione per rivalersi sui benzinai in termini di commissioni. I costi a carico dell’impianto sulle transazioni elettroniche variano dallo 0,5 fino al 2 per cento; se si tiene conto che il guadagno del gestore sul rifornimento di benzina oscilla tra l’1 e il 2 per cento, è facile capire quanto questa situazione pesi sulla nostra categoria, che in pratica si vede assorbire dal sistema bancario gran parte dei guadagni. Ad oggi il sistema di gestione delle commissioni sui Pos è il più caro d’Europa, con costi superiori fino al 50 per cento della media europea”.
Di qui la decisione di non accettare i pagamenti con bancomat e carte di credito su tutto il territorio nazionale per la giornata di mercoledì 12 novembre. I gestori chiedono il ripristino del decreto liberalizzazioni che aveva sancito la gratuità delle commissioni, per i pagamenti fino a 100 euro, ed annunciano tramite le sigle rappresentative un esposto all’Antitrust ed all’Unione Europea con la richiesta di apertura di un procedimento di infrazione a carico dell’Italia.