Pinassi ha presentato un'interrogazione
di Augusto Mattioli
SIENA. Sono forti le difficoltà dell’Enoteca Italiana di cui il comune di Siena è uno dei soci fondatori, tema che è stato oggetto questo pomeriggio di un’interrogazione in consiglio comunale di Michele Pinassi, consigliere di Siena5S a cui ha risposto il vicesindaco Fulvio Mancuso. Una crisi che va ad aggiungersi a quelle che fanno sembrare la città, se ci si passa l’espressione, quasi in macerie. In sostanza un altro nodo arrivato al pettine. Come molti altri negli ultimi anni. “Anche dopo il periodo di commissariamento da parte della Regione – ha puntualizzato il vicesindaco – l’ente continua ad affrontare difficoltà anche economiche non indifferente”. E ci sono problemi anche per i dipendenti, che stanno facendo cassa integrazione per i quali secondo Mancuso “il Comune ha il dovere di mettere in atto tutte le azioni per tutelare l’occupazione”. Considerazioni che Mancuso conferma anche al Cittadinoonline.it: “La situazione è molto complessa dal punto di vista economico finanziario e anche prospettica. Nel 2013 come appare dalla relazione redatta dall’ultimo amministratore unico Roberto Paolini successo al commissario straordinario Romagnoli, l’attività di progettazione rimasta ferma per mancanza di risorse finanziarie che dovevano compartecipare a progetti aggiudicati,. Poi c’è il fatto che il ministero non sta erogando gli importi relativi a progetti approvati e rendicontati. In totale 927 mila euro. Tutto questo – aggiunge il vicesindaco- mette in serissime difficoltà. Ora c’è un nuovo amministratore unico , (Paolo Benvenuti ndr) che ha una lunga esperienza nel settore del vino che in questa grave situazione si è preso l’incarico di rilanciare l’Enoteca, contattare il ministero per far presente il quadro complessivo e affrontare i problemi finanziari. Quindi riduzione dei costi vedi affitto dei locali della Fortezza, vendita di assett immobiliari dell’Enoteca,il chiarimento dei ruolo della società cinese YIshang (l’enoteca italiana ne è socio totalitario ndr) e i tema, dolorosissimo dei dipendenti che sono in cassa integrazione. Altra ipotesi dare in affitto la parte commerciale dell’azienda e mantenere solo in core business. L’urgenza in questo momento l’assenza di risorse finanziarie e rilanciare l’attività”.
In consiglio comunale Mancuso ha fornito alcuni dati. Dal bilancio predisposto allo scorso 30 aprile emerge che nel 2014 la perdita d’esercizio nei primi quattro mesi è di 137974 euro, che la attività patrimoniali ammontano a 6 milioni e 105 mila euro, le passività e 6 milioni e 693 mila euro con un patrimonio netto in negativo di quasi 600 mila euro.
SIENA. Sono forti le difficoltà dell’Enoteca Italiana di cui il comune di Siena è uno dei soci fondatori, tema che è stato oggetto questo pomeriggio di un’interrogazione in consiglio comunale di Michele Pinassi, consigliere di Siena5S a cui ha risposto il vicesindaco Fulvio Mancuso. Una crisi che va ad aggiungersi a quelle che fanno sembrare la città, se ci si passa l’espressione, quasi in macerie. In sostanza un altro nodo arrivato al pettine. Come molti altri negli ultimi anni. “Anche dopo il periodo di commissariamento da parte della Regione – ha puntualizzato il vicesindaco – l’ente continua ad affrontare difficoltà anche economiche non indifferente”. E ci sono problemi anche per i dipendenti, che stanno facendo cassa integrazione per i quali secondo Mancuso “il Comune ha il dovere di mettere in atto tutte le azioni per tutelare l’occupazione”. Considerazioni che Mancuso conferma anche al Cittadinoonline.it: “La situazione è molto complessa dal punto di vista economico finanziario e anche prospettica. Nel 2013 come appare dalla relazione redatta dall’ultimo amministratore unico Roberto Paolini successo al commissario straordinario Romagnoli, l’attività di progettazione rimasta ferma per mancanza di risorse finanziarie che dovevano compartecipare a progetti aggiudicati,. Poi c’è il fatto che il ministero non sta erogando gli importi relativi a progetti approvati e rendicontati. In totale 927 mila euro. Tutto questo – aggiunge il vicesindaco- mette in serissime difficoltà. Ora c’è un nuovo amministratore unico , (Paolo Benvenuti ndr) che ha una lunga esperienza nel settore del vino che in questa grave situazione si è preso l’incarico di rilanciare l’Enoteca, contattare il ministero per far presente il quadro complessivo e affrontare i problemi finanziari. Quindi riduzione dei costi vedi affitto dei locali della Fortezza, vendita di assett immobiliari dell’Enoteca,il chiarimento dei ruolo della società cinese YIshang (l’enoteca italiana ne è socio totalitario ndr) e i tema, dolorosissimo dei dipendenti che sono in cassa integrazione. Altra ipotesi dare in affitto la parte commerciale dell’azienda e mantenere solo in core business. L’urgenza in questo momento l’assenza di risorse finanziarie e rilanciare l’attività”.
In consiglio comunale Mancuso ha fornito alcuni dati. Dal bilancio predisposto allo scorso 30 aprile emerge che nel 2014 la perdita d’esercizio nei primi quattro mesi è di 137974 euro, che la attività patrimoniali ammontano a 6 milioni e 105 mila euro, le passività e 6 milioni e 693 mila euro con un patrimonio netto in negativo di quasi 600 mila euro.