La decisione presa dal sindacato Faib per protesta nei confronti delle politiche aziendali
SIENA. Scelte contrastanti dell’azienda, volte a discriminare i propri gestori che, nel medesimo bacino di utenza e segmento distributivo, si vedono consigliare prezzi diversi per la vendita al pubblico. E’ una delle motivazioni che hanno portato i gestori dei distributori di carburante a marchio Eni-Agip, durante la partecipata assemblea tenutasi nella sede Confesercenti Provinciale di Siena il 12 Luglio, alla scelta di proclamare uno sciopero per la giornata di giovedì e le prime ore di venerdì.
“Sembrava di essere tornati agli anni caldi del sindacato storico dei benzinai – commenta Michele Petrini, presidente provinciale Faib e gestore Eni -, da tempo, infatti, non si registrava un consenso diffuso sulle decisioni da prendere. Oggi proclamare uno sciopero, anche se di poche ore e di una sola compagnia petrolifera,è difficile, ma la situazione non vede soluzioni diverse e, allo stesso tempo, incisive, nei confronti di una multinazionale che sempre più spreme i gestori di impianti di carburante”. Tra le motivazioni della protesta anche il mancato rispetto degli accordi sindacali del 29.07.2009 e 25.11.2010 sottoscritti con l’Azienda, e la volontà dell’Azienda di applicare la clausola di recesso anticipata a titolo oneroso nei confronti delle gestioni che non avessero raggiunto entro particolari soglie gli obiettivi prefissati, nonostante le rappresentanze sindacali abbiano dimostrato e formalizzato la inapplicabilità di tale parte contrattuale.
“In molti credono che il caro benzina dipenda dalla volontà del gestori di alzare il prezzo alla pompa – continua il presidente provinciale Faib – ma in verità il margine del gestore è poco superiore al 2% lordo di quanto viene pagato un litro di carburante. E poi si continua a sostenere che il caro benzina è tutta colpa del gestore, di quel gestore che giornalmente rischia il tracollo finanziario e sono, purtroppo, in tanti a correre questo rischio. Ecco perché all’unanimità i gestori ENI hanno deciso di scendere in piazza”.
Lo sciopero avrà inizio alle ore 13 di giovedì (14 luglio), per concludersi alle 7 del giorno seguente. I gestori ENI si scusano anticipatamente per il disagio che possono causare e si rendono disponibili a spiegare le proprie motivazioni alla clientela.