Il candidato del Pd pensa che il Comune dovrà adottare una politica coraggiosa per centrare l'obiettivo "Siena Carbon Free 2015"
![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/import/1295533933544.jpg)
SIENA. “Siena può e deve ritagliarsi un ruolo di primo piano nella sfida, lanciata dalla Provincia per arrivare ad essere, entro il 2015, la prima realtà in Europa a emissioni zero di CO2”. Con queste parole Franco Ceccuzzi, candidato sindaco del Partito democratico interviene a margine della Settimana dell’energia che si sta svolgendo in questi giorni a Siena.
“La green economy – afferma Ceccuzzi – è una delle chiavi per affrontare la crisi e far ripartire la nostra economia, puntando su innovazione, ricerca, nuove tecnologie e fonti rinnovabili. Insieme a” Siena Città della cultura 2019“, la nostra città può aspirare a diventare punto di riferimento in Europa dal punto di vista della sostenibilità ambientale, lavorando concretamente per vincere la sfida di “Siena Carbon Free 2015“.
“Il Comune di Siena – dice Ceccuzzi – può dare un contributo importante sia per il risparmio energetico che per la promozione delle fonti rinnovabili. Lo potrà fare sviluppando una politica energetica più coraggiosa, attraverso progetti innovativi sul fronte del risparmio e dell’efficienza. In questo senso sarà fondamentale puntare all’efficientamento energetico di tutti i grandi contenitori della città: dal Policlinico all’Università, fino al Santa Maria della Scala ed a tutti gli edifici scolastici. Lo potremo fare, anche grazie alla presenza di Estra sul nostro territorio che, in campo energetico, si colloca tra le realtà più avanzate della Toscana”.
“Due – dice Ceccuzzi – sono le possibili linee di intervento in campo energetico: il risparmio e l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Per farlo il Comune, partendo dall’analisi dell’attuale Piano energetico e da quanto previsto dal Piano strutturale e dal regolamento urbanistico, dovrà fissare regole edilizie che facciano fare alla città un balzo in avanti, promuovendo una nuova cultura del progettare e del costruire. Una nuova cultura che punti sulla promozione della qualità architettonica e dei materiali; sull’introduzione di tecniche per il risparmio dei consumi in tutti gli edifici pubblici, a partire da quelli di proprietà del Comune. Insieme dovremo impegnarci sul fronte della semplificazione burocratica che, talvolta, rappresenta un freno per dare risposte più veloci e chiare a chi vuole investire sulla sostenibilità energetica e a chi vuole mettere in campo progetti, legati alla green economy, in grado di produrre benefici per l’ambiente ma anche per la nostra economia. Tutto questo lo faremo coniugando innovazione con tutela del patrimonio architettonico e monumentale”.
“L’impegno per la riduzione dei consumi – dice Ceccuzzi – dovrà correre di pari passo con quello per lo sviluppo di una mobilità sostenibile che dia ai cittadini la sensazione di vivere in un ambiente godibile ed efficiente dal punto di vista energetico. In questo senso, insieme all’incentivazione all’uso dei mezzi pubblici dovremo sviluppare progetti “verdi” che promuovano una mobilità alternativa al mezzo privato: dal car sharing al bike sharing, servizi di auto e bici in prestito-condiviso. Come avviene, in molte città europee e in qualche realtà virtuosa in Italia, potremo pensare di utilizzare bici elettriche a pedalata assistita, sia per la mobilità dei cittadini che dei turisti, dando loro la possibilità di usufruire del servizio in alcuni punti strategici della città”.
L’ambiente, la nostra scommessa per guardare avanti. “Una città che punta sull’economia verde – conclude – oltre che essere più vivibile per chi ci abita è una città che investe nel suo futuro. Mai come oggi ambiente fa rima con attrazione di risorse, nuove opportunità di lavoro e occasioni di fare impresa. E’ questo il momento di dimostrare che è possibile far ripartire i motori della nostra economia con un piano di investimenti che metta la sostenibilità ambientale al centro dello sforzo per sostenere lavoro, famiglie e imprese”.