Uno solo su quindici è non annoverabile tra i "fidatissimi del rettore"
di Giovanni Grasso
SIENA. Con candidati unici in tredici Dipartimenti su quindici, il risultato delle elezioni dei direttori appariva scontato! Eppure, al primo turno, le difficoltà non sono mancate, se si pensa a qualche quorum striminzito e, in un caso, alla necessità di una seconda votazione. Più interessante la competizione nei dipartimenti con due candidati che ha consentito agli elettori una scelta libera e democratica. Non è un caso che, nel seggio delle “Scotte”, l’affluenza al voto sia stata del 93% per il dipartimento con due candidati e del 73% per i dipartimenti con candidato unico. Altro dato di rilievo è che nel “Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Neuroscienze”, oltre alla consueta campagna elettorale e alle pesanti ingerenze interne ed esterne (da un po’ di tempo sempre più frequenti), l’esito elettorale sia integralmente ascrivibile agli studenti. Infatti, con un’inedita e singolare alleanza tra sinistra (15 studenti dei Link) e destra (14 studenti di Gioventù universitaria), il voto compatto e concentrato su un solo candidato ha ribaltato tutte le previsioni iniziali. E così, gli “eletti” sono tutti, tranne uno, fidatissimi del rettore, e tra costoro ci sono anche quattro suoi delegati, cioè fiduciari del magnifico che «rispondono direttamente a lui del loro operato». Avanti di questo passo alla prossima farsa elettorale per l’elezione del Senato Accademico, fissata per il prossimo 12 novembre.