La nuova lista SangiFutura in tre parole: Buonsenso, coraggio e onestà
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Intervista esclusiva di giorgio mancini
SAN GIMIGNANO – Colpo di scena politico all’interno della maggioranza nella città delle torri. La notizia era già nell’aria da diverso tempo, ma solo ora è ufficiale. Elena Ricciardi, consigliere comunale nella lista del Pd e personaggio di spicco, anche perché è stata la promotrice del comitato che ha sostenuto Matteo Renzi a San Gimignano, ora prende le distanze dalla linea dirigenziale del Pd e si candida autonomamente per l’imminente campagna elettorale, con una nuova linea politica, rilasciandoci, in esclusiva, la sua prima intervista.
Cosa è avvenuto?
In data 6 marzo ho presentato le mie dimissioni dagli organi dirigenti del PD sangimignanese e provinciale. Una scelta ragionata e maturata a seguito di un percorso politico personale che mi ha visto prima sostenitrice e promotrice di quel progetto di cambiamento interpretato dalla figura di Matteo Renzi a livello nazionale e, in seguito, della volontà di riportare sul mio territorio quei princìpi di democrazia e rinnovamento che hanno caratterizzato la sua battaglia.
Non vi stata la possibilità di cambiare?
Purtroppo, nonostante la domanda di cambiamento urlata più volte negli ultimi mesi dall’elettorato del centrosinistra, e nonostante i miei sforzi nel far percepire l’importanza di attuare azioni innovative o che, in un certo senso, andassero in contrapposizione alla staticità e ai metodi ormai logorroici di fare politica sul territorio, il PD non ha saputo cogliere e coinvolgere quell’ondata di entusiasmo e rinnovamento che lo avrebbero portato finalmente a conquistare quell’identità e quell’anima che lo dovevano caratterizzare già dalla sua fondazione.
Quale sarà la sua scelta, ora?
A seguito delle mie dimissioni ho ritenuto quindi opportuno uscire anche dal gruppo di maggioranza in consiglio comunale e continuare nel mio incarico di consigliere come “autonoma” fino allo scadere naturale del mandato. (Di fatto pochi giorni n.d.r.)
La mia correttezza, la mia coerenza politica e la mia volontà nel portare avanti quel progetto di innovazione che non ha trovato spazio all’interno del PD locale, mi hanno portato a prendere le mie responsabilità ed ufficializzare la mia candidatura a sindaco in SangiFutura, una nuova realtà politica costituita intorno al senso civico, alle competenze e alla serietà di alcuni cittadini sangimignanesi.
Come spesso avviene, quando uno esce dall’ortodossia ufficiale, specialmente in vista di elezioni, questo viene additato dal partito come traditore. Lei, quali commenti si aspetta?
Non mi sorprenderebbe niente. Dopo tutto questo che le ho detto, posso aggiungere che sono già stata accusata di “aver tradito un’idea politica e di essere passata addirittura al nemico storico di questi anni pur di mantenermi la poltrona in consiglio comunale”.
Non mi sento traditrice di un’ideologia, ma coerente con ciò che doveva essere ed invece non è stato; e fortunatamente ho il mio lavoro e non sono mai stata “dipendente della politica”, tantomeno ho cresciuto i miei figli con i gettoni di presenza in consiglio comunale, che anzi spesso sono stata sollecitata ad incassare perché dimenticavo di ritirarli presso la tesoreria.
Per chiudere con uno slogan?
Buonsenso, coraggio e onestà. Queste sono le parole chiave del nostro programma. Vogliamo portare una ventata di novità e cambiamento, un nuovo respiro per una città che da troppi anni è intorpidita e sottomessa dal grigiore della staticità della vecchia politica.