di Alessandra Siotto
SIENA. I lavori del Consiglio comunale cittadino – che hanno impegnato tutta la giornata di ieri – sono ripresi questa mattina (10 settembre) con un chiarimento del consigliere Ascheri riguardo alle sue dichiarazioni nella seduta di ieri (9 settembre). "Posso aver detto cose – ha affermato Ascheri – che possono aver colpito Andreini; mi scuso se le mie dichiarazioni hanno colpito la persona del consigliere di Rifondazione. La mia voleva essere una dichiarazione di carattere politico, che prescinde dalla stima verso Andreini. Credo che la cosa debba essere ricondotta nel contesto politico: i dissidi politici rimarranno, ma devono essere ricondotti nella giusta strada, nel rispetto e nella stima verso le persone".
La seduta è proseguita con la discussione dei Piani Complessi di Intervento per Abbadia-Renaccio, Parco Scientifico Tecnologico e Centro Sportivo Polivalente: tre piani che anticipano, in parte, il regolamento urbanistico e che ridisegneranno la città del futuro. L'assessore Minuti ha spiegato che "con questi documenti, noi anticipiamo e integriamo il regolamento urbanistico, tracciando i principi generali alla base delle proposte che saranno sottoposte, attraverso apposito bando, alla partecipazione di soggetti pubblici e privati. Fatti i bandi, si potranno individuare i diversi soggetti abilitati a partecipare alla redazione dei tre Piani Complessi di Intervento". "Centro Sportivo Polivalente – ha proseguito Minuti – significa stadio e nuovo palazzetto dello sport e, dunque, futuro recupero del Rastrello. Parco Scientifico Tecnologico significa potenziamento dell’area di ricerca che oggi fa capo alla Novartis, a Toscana Life Science, all’Università di Siena e Siena Biotech, uno dei grandi motori di sviluppo occupazionale per tutta l’area. Abbadia-Renaccio è invece una delle zone della futura Città dell’Arbia, un’area di espansione edilizia importante per rispondere alle esigenze abitative dei cittadini. Qui, come nelle altre zone di nuova realizzazione, il Piano Strutturale riserva non meno del 50% delle nuove residenze ad alloggi con finalità sociali. Il che si traduce in residenze in locazione a canone concordato (per la durata di almeno 20 anni), in edilizia residenziale convenzionata e sovvenzionata".
Di seguito, in sintesi, le caratteristiche che avranno le nuove aree approvate quest'oggi dalla maggioranza del consiglio comunale.
Nell’ambito di Abbadia-Renaccio è stabilita la realizzazione di un insediamento pevalentemente residenziale per circa 450 alloggi (abitanti virtuali 1.040), comprensivo di esercizi di vicinato e di terziario nella misura massima dell’8% del volume residenziale. In prossimità della stazione ferroviaria dovranno essere collocate le principali funzioni pubbliche e di servizio, tra cui un Asilo nido e una Scuola d’infanzia, il Centro civico polivalente, alcune attività commerciali di vicinato ,uffici, e altri servizi alla persona. Il nuovo insediamento dovrà favorire la creazione di aree di aggregazione di tipo urbano. Tra i punti di forza dell'area ci sarà l’inserimento in una rete efficiente di trasporti, su ferro e gomma, pubblici e privati; sarà costruita una nuova strada per collegare la zona con Taverne d’Arbia, affiancata da percorsi pedonali e ciclabili. Inoltre, le nuove abitazioni saranno protette dalle principali forme di inquinamento acustico, luminoso ed atmosferico e garantiranno elevate prestazioni energetiche e ambientali (soleggiamento, ventilazione, recupero delle acque meteoriche, ecc.).
Il Polo Scientifico Tecnologico sarà un'area destinata alla ricerca. Con la reazioni di nuovi ambienti e strutture, verrà riorganizzata l’intera area produttiva Novartis. Saranno aggiunti circa 43.500 metri quadrati di superficie all'area già presente, ma l'assessore Minuti garantisce che "l’uso fondiario complessivo comunque diminuisce, coniugando i vecchi edifici con i nuovi". Uno dei punti di forza del nuovo insediamento sarà l'adeguamento e il potenziamento del sistema della viabilità e dei parcheggi sia pubblici che privati, nonché dell’accessibilità all’area, anche con la creazioni di accessi diversificati. E' stato studiato , infatti, un percorso pedonale che dall’ingresso della Novartis in via Fiorentina porterà fino a Palazzo Diavoli. Sarà necessario l'adeguamento del nodo viario di Via Fiorentina – Via Quinto Settano – Viale Sclavo e del nodo di Via Milanesi con il nuovo ingresso alla Novartis. Verrà , inoltre, potenziato il sistema scolastico intorno al Parco con il miglioramento dell’asilo di Strada di Marciano e delle scuole di via Petriccio Belriguardo (F. Tozzi); è previstoun asilo nido di nuova edificazione situato ai margini del Parco Scientifico, sul versante che scende verso il Petriccio, con una quota riservata alle richieste aziendali Novartis. Verrà migliorato il sistema del verde e delle aree pubbliche e il sistema dei parcheggi con due aree di nuova realizzazione: una in prossimità delle scuole di via Petriccio-Belriguardo e del nuovo asilo nido e ll’altro alla fine di via Strozzi.
Nel nuovo Centro Sportivo Polivalente saranno realizzate tre strutture sportive principali: il nuovo Stadio per il calcio, (in fase di avanzata progettazione, il Palazzetto di basket e la Piscina pubblica. Inoltre sorgeranno altri impianti sportivi scoperti di corredo per circa 20.000 metri quadrati di superficie. Attività ricettive, commerciali e di servizio potranno sorgere per iniziativa privata, per un totale di 13.000 metri quadrati che, insieme al sistema di aree verdi, contribuiranno a valorizzare l'area. L'rea interessata è in prossimità di Isola d'Arbia, esattamente tra Colle Malamerenda ad Ovest e Podere di Borgo Vecchio ad est. Il nuovo stadio potrà ospitare 21 mila spettatori, mentre il palazzetto 11mila. la città dello sport sarà resa facilmente accessibile grazie alla realizzazione della nuova Cassia, della bretella Isola d’Arbia – Renaccio e della metropolitana leggera (di superficie).
L'opposizione ha attaccato duramente i Piani d'Intervento, ponendo l'accento su vari punti critici e la discussione è andata avanti senza sosta fino a metà pomeriggio. In particolare Bandini ha affermato che "l’unica infrastruttura che doveva partire, la Cassia, ancora non è partita" e secondo Piccini "queste delibere potevano anche non essere portate in consiglio, ma sono state portate perchè c’è soprattutto un impegno politico nella maggioranza che serve per risolvere alcune discussioni che ci sono state". Alla fine i tre piani sono stati approvati con i voti dei consiglieri di maggioranza, che hanno anche approvato un loro ordine del giorno, a sostegno delle delibere, nel quale si ribadisce l'importanza di residenze destinate a finalità sociali, la necessita di potenziare la viabilità nelle zone interessate e di salvaguardare l'ambiente.
