Il patto sulla conciliazione è previsto dalla Legge regionale sulla cittadinanza di genere
Il percorso verso la rete. Costituito il Comitato di Pilotaggio del progetto – di cui fanno parte Provincia, Camera di Commercio, Cif, Cna, Cia e Apea – si è passati all’individuazione delle imprenditrici che hanno formato il primo nucleo pilota della rete. Una fase in cui sono state coinvolte undici imprenditrici, provenienti dal settore della produzione e commercializzazione di beni e servizi, con la collaborazione delle associazioni di categoria. Le imprenditrici che hanno aderito alla rete a oggi sono Gabriella Antonetti, Az. Agr. Casa Picchiata; Paola Corridori, Az. Agr. Santa Francesca; Serafina Cuccaro, Cuccaro Srl; Gabriella Giannetti, Az. Agr. San Savino; Marina Giordano, Soc. Coop. Elicona; Diana Lenzi, Fattoria di Petroio; Tina Lo Russo, Soc. Coop. Elicona; Antonietta Peretti, Az. Agr. Peretti A.; Antonietta Pianigiani, Pianigiani Rottami Srl; Alessandra Tebaldi, Tram 19 e Serena Valensin, Soc. Coop. Giocolenuvole. Le undici imprenditrici, in questi mesi, sono state coinvolte in una serie di incontri per trasformare il gruppo in una squadra: un percorso che le ha portate all’analisi della propria formula imprenditoriale, dalla quale sono partite per individuare il funzionamento e le caratteristiche della rete. Un percorso che ha visto anche la promozione di iniziative allargate ad altre imprenditrici, sotto forma di workshop, attorno a due tematiche principali: il valore della differenza nelle reti di impresa e lo sviluppo imprenditoriale di genere.
“Fare rete, oggi, è fondamentale – sottolinea Simonetta Pellegrini, assessore alle pari opportunità, formazione e lavoro Provincia di Siena – e in questo le donne sono più capaci e inclini alla collaborazione. Oggi le imprese in rosa costituiscono sul nostro territorio un significativo tessuto produttivo e sociale che presenta i caratteri della solidità e della continuità. Con questo progetto non solo vogliamo valorizzare l’imprenditorialità femminile, ma soprattutto mettere in contatto le energie, le professionalità e le esperienze delle donne che fanno impresa per promuoverne l’integrazione, il rafforzamento e la crescita. Sul territorio della provincia di Siena sono già attive alcune esperienze di rete, con questo progetto vogliamo metterle in contatto e farle crescere insieme, per aprirsi a nuove donne interessate a farne parte. La rete è appena nata e il progetto continuerà anche grazie al portale Impresando, che può rappresentare, insieme agli incontri, uno spazio permanente di scambio e messa in rete di azioni, informazioni ed esperienze”.
“Anche a seguito delle iniziative intraprese dagli enti del territorio, Provincia di Siena, Camera di Commercio e Comitato Imprenditoria Femminile – afferma Massimo Guasconi, presidente dell’Ente Camerale – le imprese femminili nella nostra provincia, nel triennio 2009-2011, sono aumentate dalle 7.124 (2009) fino ad arrivare a un totale di 7.247 (2011), con un aumento netto di 123 unità. Dall’elaborazione dei dati emerge che il tasso di disoccupazione femminile nella nostra provincia è stato nel 2011 del 7,4%, a fronte di un tasso maschile del 5,8%. Nel panorama toscano il tasso di disoccupazione femminile maggiore viene detenuto da Massa-Carrara (14,2%), seguita da Pistoia (10,5%) e Lucca (9,7%). La provincia di Siena, con il 7,4%, è ben al di sotto del livello nazionale che tocca il 9,6%. Un’informazione interessante è anche quella sulla tipologia giuridica delle nostre imprese femminili: nel 2011 il 61,1% erano imprese individuali, il 23,4% società di persone, il 13,9% società di capitale, ecc. Interessante anche la ripercussione occupazionale di queste 7.247 imprese in rosa che danno lavoro a 17.448 addetti. Spiccato in positivo anche il dato sulle giovani imprenditrici: sono 2.921 le imprese guidate da donne sotto i 35 anni. Queste informazioni, in un momento di crisi economica come l’attuale, forniscono un segnale nella direzione di proseguire e incentivare le iniziative di sostegno all’imprenditoria femminile e giovanile e a tutte quelle forme di rete e collaborazione esistenti”.
“La capacità di lavorare in modo sinergico all’interno di una rete di relazioni – sottolinea Serena Cesarini Sforza, referente progetto per Apea – rafforza sia le singole donne che le loro attività. Con la costituzione della rete attorno a un primo nucleo di imprese femminili, è nata una comunità imprenditoriale e professionale che può mettere in circolo competenze, esperienze e opportunità di impresa e di lavoro, anche sul terreno della conciliazione vita/lavoro, e che può costituire per le imprese un fattore critico di successo”. “Nell’ambito del progetto – continua Cesarini – sono stati attivati Circoli di apprendimento permanente delle imprenditrici, incontri in cui si è lavorato sotto la guida di un’animatrice di rete e consulenti anche per migliorare l’accessibilità alle informazioni e alle opportunità esistenti. Le imprenditrici hanno poi collaborato alla realizzazione del sito di “Impresando le donne fanno rete”, che rappresenterà uno strumento concreto per il consolidamento e l’implementazione della community”.
“La crisi economica che stiamo vivendo – aggiunge Mariangela Galgani, coordinatrice Cna Impresa Donna – sta mettendo a dura prova tutto il mondo dell’imprenditoria e dell’artigianato in genere. La Cna, da sempre, crede che fare squadra, fare rete fra imprese, condividere le azioni e le conoscenze sia una delle poche strade che può portare a migliorare la situazione. Sono oltre 30 anni che la nostra associazione ha dato vita ai consorzi e con la medesima determinazione sarà vicina alle imprenditrici che hanno deciso e decideranno di unirsi per affrontare insieme questa congiuntura molto complicata”.