SIENA. "Un risultato oltre ogni previsione – dicono dalla Federazione degli Studenti – per la nostra Provincia. Tutti questi studenti in piazza hanno dimostrato che è veramente il momento di cambiare il mondo della scuola, senza essere presi per l'ennesima volta come i conservatori di un sistema che non funziona".
"Tutta la Provincia si è sentita coinvolta – si legge nella nota dell'associazione – e in alcune località si tocca anche il 75% di astensione degli studenti dalle lezioni. A Colle di Val d'Elsa, ad esempio, non sono bastati i bus per portare i ragazzi in Piazza della Posta".
"Anche il clima che si è respirato durante il corteo è sembrato particolarmente diverso rispetto al solito, perchè questa ritrovata unitarietà del movimento studentesco veramente potrà mettere in difficoltà il governo, se tutti avranno la maturità di non distruggere un percorso comune senza motivo".
Studenti dei tecnici, dei professionali e dei licei si sono alternati al microfono, ricordando che "non esistono scuole di serie A e serie B come vorrebbe far credere il Ministro". Un ministro che, tra l'altro "non essendo in grado di passare il proprio esame nella terra di origine, ha scelto di andare in una località che l'anno precedente aveva visto il 90% di promozioni".
Andrea Cappelli, dell'esecutivo provinciale Fds e studente al terzo anno del Liceo Poliziano, nel suo intervento, tra i più apprezzati e appluditi della giornata, ha ricordato che "alla scuola della moglie di Bossi ogni anno vengono riservati 800.000 euro". Non è quindi vero che mancano i fondi. Per Carlotta Lecami, rappresentante degli studenti del Liceo Volta di Colle Val d'Elsa "la riduzione delle ore di scuola è strumentale per il Governo, che non ci vuol far sapere cosa è successo nel passato per evitare che una riscossa si possa ripetere".
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"Tutta la Provincia si è sentita coinvolta – si legge nella nota dell'associazione – e in alcune località si tocca anche il 75% di astensione degli studenti dalle lezioni. A Colle di Val d'Elsa, ad esempio, non sono bastati i bus per portare i ragazzi in Piazza della Posta".
"Anche il clima che si è respirato durante il corteo è sembrato particolarmente diverso rispetto al solito, perchè questa ritrovata unitarietà del movimento studentesco veramente potrà mettere in difficoltà il governo, se tutti avranno la maturità di non distruggere un percorso comune senza motivo".
Studenti dei tecnici, dei professionali e dei licei si sono alternati al microfono, ricordando che "non esistono scuole di serie A e serie B come vorrebbe far credere il Ministro". Un ministro che, tra l'altro "non essendo in grado di passare il proprio esame nella terra di origine, ha scelto di andare in una località che l'anno precedente aveva visto il 90% di promozioni".
Andrea Cappelli, dell'esecutivo provinciale Fds e studente al terzo anno del Liceo Poliziano, nel suo intervento, tra i più apprezzati e appluditi della giornata, ha ricordato che "alla scuola della moglie di Bossi ogni anno vengono riservati 800.000 euro". Non è quindi vero che mancano i fondi. Per Carlotta Lecami, rappresentante degli studenti del Liceo Volta di Colle Val d'Elsa "la riduzione delle ore di scuola è strumentale per il Governo, che non ci vuol far sapere cosa è successo nel passato per evitare che una riscossa si possa ripetere".
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