SIENA. La Polizia ha rintraccciatoe catturato in poche ore due pericolosi latitanti stranieri ricercati con mandato internazionale.
Uno, albanese di 47 anni, era ricercato per omicidio premeditato in concorso e possesso illegale di armi. Su di lui pendeva, infatti, un ordine di cattura emesso nel 2003 dal Tribunale di Berat (Albania) dopo che l’uomo,assieme a due suoi connazionali, aveva ucciso a colpi di arma da fuoco un altro albanese, ritenuto autore dell’omicidio del fratello di uno dei suoi due complici. L’altro, un ucraino di 35 anni, era invece ricercato dal 2007 in seguito ad un mandato di arresto per il reato di spaccio di stupefacenti emesso da Tribunale di Dniprovsky (Ucraina).
Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Siena, dopo averli rintracciati uno a Poggibonsi e l’altro a Chiusdino, a seguito di capillari attività d’indagine, svolte nel primo caso su delega dell’autorità giudiziaria e nel secondo di iniziativa della Polizia, hanno atteso circostanze favorevoli per acciuffarli e li hanno tratti in arresto. L’albanese è stato così rintracciato alla Stazione ferroviaria della cittadina valdelsana e l’ucraino all’interno della propria abitazione a Chiusdino.
Ora, sono entrambi associati presso la casa circondariale di Santo Spirito dove resteranno in attesa della richiesta di estradizione da parte dei paesi di provenienza.
Uno, albanese di 47 anni, era ricercato per omicidio premeditato in concorso e possesso illegale di armi. Su di lui pendeva, infatti, un ordine di cattura emesso nel 2003 dal Tribunale di Berat (Albania) dopo che l’uomo,assieme a due suoi connazionali, aveva ucciso a colpi di arma da fuoco un altro albanese, ritenuto autore dell’omicidio del fratello di uno dei suoi due complici. L’altro, un ucraino di 35 anni, era invece ricercato dal 2007 in seguito ad un mandato di arresto per il reato di spaccio di stupefacenti emesso da Tribunale di Dniprovsky (Ucraina).
Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Siena, dopo averli rintracciati uno a Poggibonsi e l’altro a Chiusdino, a seguito di capillari attività d’indagine, svolte nel primo caso su delega dell’autorità giudiziaria e nel secondo di iniziativa della Polizia, hanno atteso circostanze favorevoli per acciuffarli e li hanno tratti in arresto. L’albanese è stato così rintracciato alla Stazione ferroviaria della cittadina valdelsana e l’ucraino all’interno della propria abitazione a Chiusdino.
Ora, sono entrambi associati presso la casa circondariale di Santo Spirito dove resteranno in attesa della richiesta di estradizione da parte dei paesi di provenienza.