MONTEPULCIANO. Un notaio, due direttori di banca, il commercialista, il titolare di un'agenzia immobiliare, un imprenditore edile ed i suoi due soci e tre acquirenti di case sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza di Montepulciano, che ha scoperto un giro di compravendite di almeno 30 appartamenti pagati in nero al 50 per cento per un'evasione fiscale stimata in 2 milioni 100 mila euro.
Per l'imprenditore edile e suoi due soci il reato è dichiarazione fiscale fraudolenta mediante artifici contabili. I due direttori di banca, il notaio, il commercialista e il titolare dell'agenzia immobiliare sono indagati per concorso. I tre clienti dovranno rispondere di favoreggiamento personale perchè, chiamati a indicare le effettive somme pagate per l'acquisto degli immobili, hanno ostacolato le indagini con false dichiarazioni.
Gli accertamenti sono scattati nel 2007. Il sistema prevedeva che a clienti scelti ad hoc venisse imposto un prezzo da dichiarare al fisco sensibilmente inferiore a quello reale; la differenza doveva essere pagata con versamenti in contanti in nero tramite una banca di riferimento, che sosteneva tutto il percorso. L'intera rete sarebbe stata coordinata dal commercialista.
Considerata l'entità del "nero" scoperta, i finanzieri hanno esteso i controlli sull'intero territorio nazionale anche mediante accertamenti bancari. Dalle indagini è emerso che le banche sostenevano gli acquirenti erogando mutui di valore superiore a quanto dichiarato al fisco e di cui esse erano a conoscenza avendo letto i contratti preliminari.
I militari della tenenza di Montepulciano stanno, inoltre, verificando violazioni alla disciplina antiriciclaggio in materia di circolazione del denaro contante che vedono coinvolte almeno 30 soggetti che hanno acquistato in nero parte dell'immobile per evitare che si potesse risalire agli importi effettivi. In particolare, sono state effettuate diverse transazioni di denaro contante superiori a 12.500 euro non indicate negli atti di acquisto, per un valore complessivamente pari a circa 1.350.000 euro, tutte scoperte.
Per l'imprenditore edile e suoi due soci il reato è dichiarazione fiscale fraudolenta mediante artifici contabili. I due direttori di banca, il notaio, il commercialista e il titolare dell'agenzia immobiliare sono indagati per concorso. I tre clienti dovranno rispondere di favoreggiamento personale perchè, chiamati a indicare le effettive somme pagate per l'acquisto degli immobili, hanno ostacolato le indagini con false dichiarazioni.
Gli accertamenti sono scattati nel 2007. Il sistema prevedeva che a clienti scelti ad hoc venisse imposto un prezzo da dichiarare al fisco sensibilmente inferiore a quello reale; la differenza doveva essere pagata con versamenti in contanti in nero tramite una banca di riferimento, che sosteneva tutto il percorso. L'intera rete sarebbe stata coordinata dal commercialista.
Considerata l'entità del "nero" scoperta, i finanzieri hanno esteso i controlli sull'intero territorio nazionale anche mediante accertamenti bancari. Dalle indagini è emerso che le banche sostenevano gli acquirenti erogando mutui di valore superiore a quanto dichiarato al fisco e di cui esse erano a conoscenza avendo letto i contratti preliminari.
I militari della tenenza di Montepulciano stanno, inoltre, verificando violazioni alla disciplina antiriciclaggio in materia di circolazione del denaro contante che vedono coinvolte almeno 30 soggetti che hanno acquistato in nero parte dell'immobile per evitare che si potesse risalire agli importi effettivi. In particolare, sono state effettuate diverse transazioni di denaro contante superiori a 12.500 euro non indicate negli atti di acquisto, per un valore complessivamente pari a circa 1.350.000 euro, tutte scoperte.