SIENA. "Per fare in modo che l’utile incontro avuto ieri con il ministro Matteoli sul completamento della Fano-Grosseto possa dirsi concretamente positivo, occorre ora che il governo stanzi subito risorse per il completamento dei lavori di questa importante arteria di collegamento interregionale”. Questo il primo commento di Simone Bezzini, presidente della Provincia di Siena, presente all’incontro insieme agli altri amministratori di regioni e province territorialmente interessate dal percorso della Due Mari.
Si chiede, dunque, una svolta risolutiva al governo rispetto alla realizzazione di un’opera che si trascina scandalosamente da decenni e che riveste un ruolo davvero strategico nella viabilità dell’Italia centrale. “Il governo – ribadisce Bezzini – si è impegnato su due fronti: la costituzione di un tavolo tecnico per verificare le modalità di finanziamento dell’opera intera e il reperimento immediato di 2 miliardi nella Finanziaria 2010 per poter proseguire i lavori come quelli del tratto Siena-Grosseto, relativi ai lotti 9 (Monticiano-Murlo-Sovicille) e 4 (Paganico-Civitella)”.
“Vigileremo in proposito – conclude il presidente della Provincia di Siena – verificando nei prossimi giorni come tutto ciò trovi un concreto riscontro in Parlamento, perché se al di là dei pronunciamenti non verranno messe in atto le azioni si dovrà necessariamente mobilitarci: ulteriori rinvii sarebbero inaccettabili”.
Si chiede, dunque, una svolta risolutiva al governo rispetto alla realizzazione di un’opera che si trascina scandalosamente da decenni e che riveste un ruolo davvero strategico nella viabilità dell’Italia centrale. “Il governo – ribadisce Bezzini – si è impegnato su due fronti: la costituzione di un tavolo tecnico per verificare le modalità di finanziamento dell’opera intera e il reperimento immediato di 2 miliardi nella Finanziaria 2010 per poter proseguire i lavori come quelli del tratto Siena-Grosseto, relativi ai lotti 9 (Monticiano-Murlo-Sovicille) e 4 (Paganico-Civitella)”.
“Vigileremo in proposito – conclude il presidente della Provincia di Siena – verificando nei prossimi giorni come tutto ciò trovi un concreto riscontro in Parlamento, perché se al di là dei pronunciamenti non verranno messe in atto le azioni si dovrà necessariamente mobilitarci: ulteriori rinvii sarebbero inaccettabili”.