SIENA. Sono state individuate e denunciate due persone che si spacciavano per agenti della Guardia di Finanza. Il tutto è stato reso possibile grazie ad una segnalazione di due gestori di negozio, che – insospettiti – hanno chiamato il 117.
La pattuglia, inviata dalla Sala Operativa del Comando Provinciale del Corpo, è intervenuta nell’arco di pochi minuti riuscendo così ad individuare le due persone, lui residente in provincia di Grosseto e lei nel perugino.Due coniugi senesi stavano lavorando nel loro esercizio in Pescaia, quando un'auto si è parcheggiata in malo modo davanti al negozio. La signora è uscita per chiedere all'uomo alla guida di spostare il veicolo, che intralciava il passaggio. Al che il conducente ha risposto: “Ci vediamo tra cinque minuti, siamo nei pressi, poi veniamo da voi. Siamo della Finanza”.
Poco dopo l'uomo è entrato nel negozio, lasciando la donna a bordo dell'auto ed ha chiesto al titolare del negozio il numero di partita I.V.A.. Il negoziante ha chiesto all'uomo di esibire un documento di riconoscimento, e la risposta che ha avuto è stat: "Nnon siamo qui per fare multe ma solo per controllare i numeri di telefono che hanno un grosso traffico.
I due negozianti gli hanno fornito il numero di telefono che il falso finanziere ha subito comunicato via cellulare ad una terza persona. L’uomo quindi si è allontanato.
La pattuglia, inviata dalla Sala Operativa del Comando Provinciale del Corpo, è intervenuta nell’arco di pochi minuti riuscendo così ad individuare le due persone, lui residente in provincia di Grosseto e lei nel perugino.Due coniugi senesi stavano lavorando nel loro esercizio in Pescaia, quando un'auto si è parcheggiata in malo modo davanti al negozio. La signora è uscita per chiedere all'uomo alla guida di spostare il veicolo, che intralciava il passaggio. Al che il conducente ha risposto: “Ci vediamo tra cinque minuti, siamo nei pressi, poi veniamo da voi. Siamo della Finanza”.
Poco dopo l'uomo è entrato nel negozio, lasciando la donna a bordo dell'auto ed ha chiesto al titolare del negozio il numero di partita I.V.A.. Il negoziante ha chiesto all'uomo di esibire un documento di riconoscimento, e la risposta che ha avuto è stat: "Nnon siamo qui per fare multe ma solo per controllare i numeri di telefono che hanno un grosso traffico.
I due negozianti gli hanno fornito il numero di telefono che il falso finanziere ha subito comunicato via cellulare ad una terza persona. L’uomo quindi si è allontanato.
Rimuginando sull’accaduto i due coniugi, sempre meno convinti della qualifica dell’uomo, hanno deciso di chiamare il numero di pronto intervento della Guardia di Finanza, il “117” appunto, descrivendo le due persone. La pattuglia si subito recata sul posto e, grazie alla descrizione, ha individuato la coppia, che è stata portata in caserma e quindi, ricostruiti i fatti, denunciata in Procura per il reato di usurpazione di pubblica funzione.
Le prime indagini permettevano di ipotizzare che i due con questo approccio ottenevano dei dati (Partita I.V.A., numero di telefono, nome e cognome) da utilizzare per propinare l’acquisto di inserzioni pubblicitarie, forse anche all’insaputa dei diretti interessati.