SIENA. Continua l’attività investigativa delle Stazioni Carabinieri di Rapolano Terme ed Asciano, che ha portato il 18 dicembre 2008 ad eseguire 2 ordinanza di custodia cautelare, emesse dal Tribunale di Siena confronti di due persone (G.D. 52enne e G.D. 27enne, padre e figlio), entrambi di Lucignano (AR), rigattieri, ritenuti responsabili di aver consumato diversi furti presso abitazioni residenziali e poderi, generalmente abitati in periodi di villeggiatura, delle province di Siena, Gli investigatori hanno accertato che i duei avevano organizzato assieme ad altre persone in via di identificazione, dei veri e propri “traslochi” di arredi, (tra cui mobili, dipinti ed oggetti antichi), del valore di circa 300mila euro, cedendoli poi in conto vendita ad inconsapevoli negozianti di mobili antichi.
Nel corso delle perquisizioni eseguite presso l’abitazione degli indagati, del loro esercizio commerciale a Foiano della Chiana, nonché a Perugia, Terni e Viterbo presso altri negozi ddi rigattieri, è stata rinvenuta la maggior parte della refurtiva e ad oggi sono saliti a 21 i furti consumati, dal settembre 2007 al dicembre 2008, nelle seguenti località: 7 ad Arezzo (loc. San Cassiano Codazzi, Loc. Fontemura, frazione Palazzo del Pero, Palazzo del Pero, presso la chiesa di Santa Maria alla Rassinata, Loc. San Severo, loc. Poti e Loc. Palazzo del Pero) 1 a Pergine Valdarno (AR); 3 a Sinalunga (SI) (fraz. Rigomagno – loc. Palazzina dell’Olmo, Fraz. Guazzino e Frazione Rigomagno- loc. Mulinello); 1 a Trequanda (SI); 3 ad Asciano (SI) (Loc. Castelnuovo Grilli e 2 in loc. le Liscaie) 1 a Pienza (SI); 1 a Trequanda (SI); Torrita di Siena (SI); 2 a Passignano sul Trasimeno (PG), di cui 1 presso la Parrocchia di San Donato di Passignano e d 1 a Tuoro sul Trasimeno (PG), loc. Fontine.
La maggior parte della refurtiva è stata restituita ai proprietari, ma altri mobili sono ancora sottoposti a sequestro ed in attesa di trovare il legittimo proprietario.
I Carabinieri invitano, pertanto, coloro i qualiabbiano subito furti analoghi a contattare le Stazioni dell'Arma di Asciano e Rapolano Terme per eventuali riconoscimenti di oggetti, portando la documentazione che ne comprovi la proprietà od il possesso.
I “commercianti”, padre e figlio, sono attualmente ancora associati rispettivamente presso la casa circondariale di Siena e presso il proprio domicilio, a disposizione del sostituto procuratore Formisano, che sta dirigendo l’attività investigativa
Nel corso delle perquisizioni eseguite presso l’abitazione degli indagati, del loro esercizio commerciale a Foiano della Chiana, nonché a Perugia, Terni e Viterbo presso altri negozi ddi rigattieri, è stata rinvenuta la maggior parte della refurtiva e ad oggi sono saliti a 21 i furti consumati, dal settembre 2007 al dicembre 2008, nelle seguenti località: 7 ad Arezzo (loc. San Cassiano Codazzi, Loc. Fontemura, frazione Palazzo del Pero, Palazzo del Pero, presso la chiesa di Santa Maria alla Rassinata, Loc. San Severo, loc. Poti e Loc. Palazzo del Pero) 1 a Pergine Valdarno (AR); 3 a Sinalunga (SI) (fraz. Rigomagno – loc. Palazzina dell’Olmo, Fraz. Guazzino e Frazione Rigomagno- loc. Mulinello); 1 a Trequanda (SI); 3 ad Asciano (SI) (Loc. Castelnuovo Grilli e 2 in loc. le Liscaie) 1 a Pienza (SI); 1 a Trequanda (SI); Torrita di Siena (SI); 2 a Passignano sul Trasimeno (PG), di cui 1 presso la Parrocchia di San Donato di Passignano e d 1 a Tuoro sul Trasimeno (PG), loc. Fontine.
La maggior parte della refurtiva è stata restituita ai proprietari, ma altri mobili sono ancora sottoposti a sequestro ed in attesa di trovare il legittimo proprietario.
I Carabinieri invitano, pertanto, coloro i qualiabbiano subito furti analoghi a contattare le Stazioni dell'Arma di Asciano e Rapolano Terme per eventuali riconoscimenti di oggetti, portando la documentazione che ne comprovi la proprietà od il possesso.
I “commercianti”, padre e figlio, sono attualmente ancora associati rispettivamente presso la casa circondariale di Siena e presso il proprio domicilio, a disposizione del sostituto procuratore Formisano, che sta dirigendo l’attività investigativa