
Il nostro gruppo consiliare si oppose con forza all’attuale localizzazione sin dal 25.06.2007 quando, tra le proteste di insegnanti e genitori, il CC approvò a maggioranza la variante di PRG che andava a localizzare la nuova palestra in un’area sul retro della scuola San Bernardino.
Dopo esserci consultati con i presidi del Piccolomini e della San Bernardino, con insegnanti e genitori, con Soprintendenza e Ufficio Urbanistica presentammo osservazione alla variante adottata evidenziando come la stessa fosse inadeguata e proponendo soluzioni, a nostro avviso, più idonee.
Più specificatamente suggerimmo l’utilizzo di un area di circa 500-600 mq sul fianco del complesso Tolomei che guarda verso la valle di Porta Giustizia, in corrispondenza di due superfetazioni di scarso interesse architettonico, poste a fianco della scala monumentale dei Fantastici.
Tale proposta consentiva di utilizzare i locali della palestra attuale che avrebbe comunicato con l’ampliamento suggerito tramite lo stamponamento di tre archi esistenti in facciata.
Si suggeriva per altro un intervento di altissima qualità architettonica e l’uso di materiali come l’acciaio, il cristallo ed il rame (per la copertura) a realizzare una struttura leggera, trasparente e removibile.
Con tale soluzione si poteva realizzare un campo regolamentare da pallavolo con tribunetta, spazi di sicurezza e quanto altro occorra.
Ciò avrebbe necessariamente comportato anche la riqualificazione di tutta l’area circostante, ad oggi in stato di accentuato degrado.
Quando in data 16.12.2009 come soggetti osservanti ci è stata presentata la nuova localizzazione siamo rimasti esterrefatti nell’apprendere che l’area individuata era quella, attualmente destinata ai cani, confinante con il muro del parcheggio di Fontanella e con quello di Via Mattioli e che per la palestra era stata ipotizzata una soluzione interrata.
È indubbio che una siffatta soluzione abbia un bassissimo impatto ambientale, e che in proposito la Soprintendenza, che ha il compito istituzionale della Tutela del paesaggio, non abbia nulla da eccepire.
È da domandarsi se mai in quale società viviamo se la stessa quando costruisce qualcosa ritiene a priori che l’opera sarà talmente sgradevole da doverla nascondere sotto terra, a costo di mettere sotto terra anche i propri figli nel momento ludico e della crescita culturale.
Al di là della nostra proposta, noi crediamo che una struttura sportiva debba avere caratteristiche di luminosità e trasparenza ed anche un sistema di relazioni con il costruito che ne faccia un nuovo pezzo di città che si proietta nel futuro, e non un magazzino sotterraneo dove allocare i nostri giovani come se fossero auto od un qualcosa comunque incompatibile con l’ambiente.
Gruppo Consiliare di AN