Un gruppo di docenti dell’università di Siena di Siena ha sottoscritto il seguente documento contro le offese che il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha rivolto nel corso della trasmissione di Porta a Porta all’onorevole Rosy Bindi. Ecco il testo e i primi firmatari.
“La collega, onorevole Rosaria Bindi (detta Rosi), ricercatrice della facoltà di Giurisprudenza del nostro ateneo e attualmente vicepresidente della Camera dei Deputati, nel corso di una trasmissione televisiva dedicata alla sentenza con cui la Consulta ha dichiarato l'incostituzionalità del Lodo Alfano, la sera del 7 ottobre scorso, è stata oggetto di una aggressione verbale da parte del Presidente del Consiglio on. Silvio Berlusconi, il quale, intervenendo telefonicamente, ha tentato di risolvere il contraddittorio tacitandola con il ricorso ad una violenza simbolica di marcato segno sessista. Noi sottoscritti, stigmatizzandone l'ennesima manifestazione di una concezione maschilista del rapporto tra i generi, da un lato, e la tendenza alla sopraffazione dell'interlocutore come via d'uscita dal confronto democratico, dall'altro,intendiamo esprimere alla collega Bindi i sensi della nostra solidarietà ed il nostro ringraziamento per la lezione di dignità impartita come risposta all'aggressione subita. Il fatto che l'onorevole Bindi si esprimesse sui temi in discussione anche nella sua qualità di studiosa di diritto, e in quanto tale componente del nostro ateneo, mette la comunità accademica degli universitari senesi nell'obbligo morale di pronunciarsi pubblicamente contro l'episodio di violenza verbale che ha subito, auspicando che eventi di tale natura, malgrado la loro crescente frequenza, continuino a trovare nella pratica universitaria, sia di ricerca che di formazione degli studenti, un rifiuto fermo e senza alcuna condiscendenza, che sia esemplare e di aiuto per il nostro paese a ritrovare più corrette forme di convivenza civile e di dialogo politico e di valorizzazione delle differenze.”
Hanno aderito, alle ore 13,17 di oggi 10 ottobre Fabio Mugnaini, Michela Pereira, Riccardo Putti, Simonetta Grilli, Luciano Li Causi, Stefano Carrai, Antonio Melis, Gianfranca Balestra, Gabriele Usberti, Emanuela Scribano, Roberto Bartalini, Giuseppe Pucci, Tarcisio Lancioni, Alessandro Angelini, Riccardo Castellana, Alessandro Fo, Roberto Venuti, Giovanni Manetti, Sergio Raveggi, Caterina Graziadei, Antonio Rizzo, Mara Sternini, Stefano Moscadelli, Stefano Campana, Natascia Tonelli, Luciano Giannelli, Duccio Balestracci, Andrea Landolfi, Sandro Nannini, Donatella Ciampoli, Sergio Raveggi, Duccio Pianigiani, Marzia Pieri, Nicoletta Onesti, Patrizia Marti, Stefano Ferrucci, Enrico Zanini, Talia Berio, Anna Guarducci, Gianni Guastella, Antonio Prete, Mauro Moggi, Giuseppe Varnier
“La collega, onorevole Rosaria Bindi (detta Rosi), ricercatrice della facoltà di Giurisprudenza del nostro ateneo e attualmente vicepresidente della Camera dei Deputati, nel corso di una trasmissione televisiva dedicata alla sentenza con cui la Consulta ha dichiarato l'incostituzionalità del Lodo Alfano, la sera del 7 ottobre scorso, è stata oggetto di una aggressione verbale da parte del Presidente del Consiglio on. Silvio Berlusconi, il quale, intervenendo telefonicamente, ha tentato di risolvere il contraddittorio tacitandola con il ricorso ad una violenza simbolica di marcato segno sessista. Noi sottoscritti, stigmatizzandone l'ennesima manifestazione di una concezione maschilista del rapporto tra i generi, da un lato, e la tendenza alla sopraffazione dell'interlocutore come via d'uscita dal confronto democratico, dall'altro,intendiamo esprimere alla collega Bindi i sensi della nostra solidarietà ed il nostro ringraziamento per la lezione di dignità impartita come risposta all'aggressione subita. Il fatto che l'onorevole Bindi si esprimesse sui temi in discussione anche nella sua qualità di studiosa di diritto, e in quanto tale componente del nostro ateneo, mette la comunità accademica degli universitari senesi nell'obbligo morale di pronunciarsi pubblicamente contro l'episodio di violenza verbale che ha subito, auspicando che eventi di tale natura, malgrado la loro crescente frequenza, continuino a trovare nella pratica universitaria, sia di ricerca che di formazione degli studenti, un rifiuto fermo e senza alcuna condiscendenza, che sia esemplare e di aiuto per il nostro paese a ritrovare più corrette forme di convivenza civile e di dialogo politico e di valorizzazione delle differenze.”
Hanno aderito, alle ore 13,17 di oggi 10 ottobre Fabio Mugnaini, Michela Pereira, Riccardo Putti, Simonetta Grilli, Luciano Li Causi, Stefano Carrai, Antonio Melis, Gianfranca Balestra, Gabriele Usberti, Emanuela Scribano, Roberto Bartalini, Giuseppe Pucci, Tarcisio Lancioni, Alessandro Angelini, Riccardo Castellana, Alessandro Fo, Roberto Venuti, Giovanni Manetti, Sergio Raveggi, Caterina Graziadei, Antonio Rizzo, Mara Sternini, Stefano Moscadelli, Stefano Campana, Natascia Tonelli, Luciano Giannelli, Duccio Balestracci, Andrea Landolfi, Sandro Nannini, Donatella Ciampoli, Sergio Raveggi, Duccio Pianigiani, Marzia Pieri, Nicoletta Onesti, Patrizia Marti, Stefano Ferrucci, Enrico Zanini, Talia Berio, Anna Guarducci, Gianni Guastella, Antonio Prete, Mauro Moggi, Giuseppe Varnier