SIENA. La RSU di Novartis Vaccines and Diagnostics ha indetto per venerdì (25 settembre) uno sciopero con assemblea per tutti i lavoratori dei siti produttivi di Siena e Rosia. Lo sciopero si svolgerà nelle ultime 2 ore di lavoro (o ultime 2 ore del turno).
Le due assemblee, in concomitanza a Siena e a Rosia nei locali mensa, avranno luogo dalle ore 14.30 alle ore 16.30.
La decisione è motivata dal comportamento dell’Azienda nel licenziamento in tronco e senza preavviso di una dipendente.
"La RSU non riconosce le motivazioni dell’Azienda – si legge in una nota sindacale – e ritiene questa decisione molto grave anche nel modus operandi, in quanto la dipendente è stata accompagnata all’uscita con metodi poco ortodossi e senza tener minimamente conto della dignità della persona.
Siamo esterrefatti che un’azienda multinazionale che fa delle questioni etiche una priorità si dimostri poi nella sostanza così poco attenta alla dignità dei lavoratori e delle lavoratrici".
Pare che la causa del licenziamento sia un errore nella spedizione di una partita di vaccini, effettuata alcuni mesi fa. La donna, dirigente dell'azienda farmaceutica, di fronte alle contestazioni della società ed al licenziamento avrebbe reagito, costringendo la sicurezza all'intervento per accompagnarla fuori dallo stabilimento. La contestazione dei sindacati riguarderebbe quindi anche i modi utilizzati nel licenziamento, giudicati poco ortodossi.
Le due assemblee, in concomitanza a Siena e a Rosia nei locali mensa, avranno luogo dalle ore 14.30 alle ore 16.30.
La decisione è motivata dal comportamento dell’Azienda nel licenziamento in tronco e senza preavviso di una dipendente.
"La RSU non riconosce le motivazioni dell’Azienda – si legge in una nota sindacale – e ritiene questa decisione molto grave anche nel modus operandi, in quanto la dipendente è stata accompagnata all’uscita con metodi poco ortodossi e senza tener minimamente conto della dignità della persona.
Siamo esterrefatti che un’azienda multinazionale che fa delle questioni etiche una priorità si dimostri poi nella sostanza così poco attenta alla dignità dei lavoratori e delle lavoratrici".
Pare che la causa del licenziamento sia un errore nella spedizione di una partita di vaccini, effettuata alcuni mesi fa. La donna, dirigente dell'azienda farmaceutica, di fronte alle contestazioni della società ed al licenziamento avrebbe reagito, costringendo la sicurezza all'intervento per accompagnarla fuori dallo stabilimento. La contestazione dei sindacati riguarderebbe quindi anche i modi utilizzati nel licenziamento, giudicati poco ortodossi.