SIENA. Buone notizie arrivano per gli agriturismi che potrebbero beneficiare, entro breve, del credito d’imposta già previsto per gli esercizi ricettivi dall’articolo 9 della Legge 83 del 2014. E’ quanto emerge dalla nota del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che ieri, giovedì 16 aprile ha risposto formalmente all‘interrogazione presentata dai deputati toscani del Pd, Luigi Dallai e Luca Sani che chiedevano di estendere il credito d’imposta, pari al 30 per cento dei costi sostenuti per alcune spese anche alle imprese agrituristiche.
La risposta del Ministero dei beni culturali e del Turismo all’interrogazione di Dallai e Sani. “Il Ministero vede con favore lo sviluppo degli agriturismi. Per questo la richiesta di concedere anche agli agriturismi il beneficio fiscale sarà oggetto di approfondimento su più tavoli, anche al fine di verificare se le disposizioni in materia fiscale possano essere già applicate ad alcune tipologie di ospitalità presso quelle aziende agricole con codice attività (ATECO) descritte nella divisione 55. La divisione 55 del Codice ATECO include infatti la fornitura di alloggi per brevi periodi a visitatori e viaggiatori, specificando che alcune strutture forniscono unicamente alloggio e altre una combinazione di alloggio, pasti e servizi accessori. Nella sub categoria 55.20.5 sono ricompresi “affittacamere, case e appartamenti vacanze, B&B, residence e alloggio connesso alle aziende agricole”.
La soddisfazione del deputato del Pd, Luigi Dallai. “Sono soddisfatto della riposta del Ministero – afferma Luigi Dallai – che apre alla possibilità di allargare anche agli agriturismi la possibilità di usufruire del credito d’imposta già previsto per alcune strutture ricettive. Il settore agrituristico è infatti un comparto fondamentale per il nostro Paese che qualifica e arricchisce anche la gestione complessiva dell’azienda agricola. Basti pensare ai dati Istat: nel 2013 il numero delle aziende agrituristiche è pari a 20.897 (+2,1 per cento rispetto al 2012). In Provincia di Siena il settore agrituristico rappresenta una fascia importante e qualificata nel comparto dell’ospitalità. Crediamo quindi che sia giusto riconoscere anche a quelle imprese agrituristiche che investono, in particolare, nello sviluppo della digitalizzazione la possibilità di usufruire del credito d’imposta, anche al fine di offrire servizi migliori per chi visita i nostri territori, scegliendo questo tipo di attività ricettiva”.