SIENA. Il maggior partito di Siena torna con una propria sede nel centro storico. Da anni le sedi dei partiti anche per ragioni finanziarie erano emigrate in periferia, con poca possibilità di spendere per affitti "sostenuti".
Oggi (19 marzo) la sede comunale de Partito Democrito è alla galleria Odeon inaugurata questo pomeriggio da Massimo d’Alema che per tutta la giornata ha fatto un tour elettorale nel senese.
Al suo arrivo in via Banchi di Sopra si è concesso ai giornalisti parlando dell’attualità politica.
In primis le considerazioni su Berlusconi, Santoro & c. “Non entro nel merito degli aspetti penali dell’inchiesta di Trani – ha detto – ma è del tutto evidente che Berlusconi, che non è un qualsiasi cittadino, non dovrebbe chiamare le autorità di garanzia o gli amministratori della Rai per cacciare un giornalista che non gli piace”.
Un comportamento secondo d’Alema "sintomo di prepotenza e di intolleranza verso la libertà di espressione ed è motivo, credo di seria preoccupazione quando queste caratteristiche sono proprie di un presidente del consiglio”.
D’Alema ha parlato anche della crisi. Secondo lui "il lavoro sarà la questione più seria che quest’anno continuerà ad avere il nostro Paese. La crisi c’è, anche se il nostro presidente del consiglio sta sempre al telefono e non se ne rende conto, e riguarda la generazione giovane. Le prospettive di ripresa dell’occupazione sono tutt’altro che dietro l’angolo. La crisi non ha ancora dato i suoi effetti sociali più gravi. Li vivremo nei mesi che verranno e purtroppo, sin qui, con un governo che fa finta che non ci siano”.
Sulle elezioni D’Alema ha lanciato un appello ad andare a votare. “Anche a Siena e in Toscana occorre lavorare tra la gente per avere più voti, rincuorare quei cittadini tentati dall’astensione perché chi lo fa delega. Importante è conquistare le regioni, ma anche ottenere il maggior numero di voti per dimostrare che un’alternativa al governo del centro destra è possibile”.
Nella sede nuova al terzo piano della galleria Odeon l’intervento conclusivo di D’Alema ha fatto perno sull'esigenza della partecipazione diretta della gente alla vita politica, del rapporto tra le persone. E dell’incontro tra esperienze politiche diverse nel partito democratico "sulla base di valori condivisi”.
Prima del leader del Pd avevano preso la parola il segretario regionale del Pd Andrea Manciulli, Alberto Monaci, e Franco Ceccuzzi, segretario comunale del Pd e possibile candidato alla successione di Cenni al comune di Siena. Un intervento, il suo, già in chiave amministrative de 2011.
In un passaggio, il deputato del Pd è stato molto duro nei confronti della Lega Nord e di Pier Luigi Piccini con il quale ancora i conti sono tutti aperti, fin da quando ci fu la rottura per la mancata nomina alla Fondazione Montepaschi. Una rottura che si tentò di sanare con la nomina parigina di Piccini ma che pare tutt'altro che sanata.
“La Lega Nord qui a Siena – ha esordito con durezza Ceccuzzi – è il manganello nelle mani di un ex sindaco che imbarbarisce la politica senese nel tentativo di avvelenare la prossima campagna elettorale, di impedire alla città di ascoltare i programmi e di valutarli, coprendo le parole con gli insulti, la dialettica con la calunnia. Tutti sanno di chi è la responsabilità. Non lo nominiamo mai, e non lo nomineremo oggi in un giorno di festa. Ci limitiamo a mettere nero su bianco che per lui non ci sarà mai più posto nel centrosinistra”.
D’Alema inaugura la sede del Pd nel cuore della città
di Augusto Mattioli