Interrogazioni e mozioni nell'attività dell'assemblea
L’assessore al Traffico, Stefano Maggi, ha dato lettura dei dati relativi agli incidenti rilevati nel viale dalla Polizia municipale e ha definito la situazione come “non più pericolosa di altre vie, ma senz’altro meritevole di attenzione. Per le stesse caratteristiche del viale – ha proseguito Maggi – l’ufficio sostiene che non è possibile installare dossi sulla carreggiata in quanto trattasi di strada urbana, ove peraltro anche gli attraversamenti pedonali presenti sono distribuiti uniformemente in modo da evitare concentramenti di pedoni. La segnaletica nel viale è stata rifatta nello scorso mese di giugno – ha poi affermato l’assessore – mentre, per quanto riguarda gli attraversamenti pedonali rialzati, ritengo che siano estremamente utili e, appena il bilancio lo consentirà, li installeremo in più punti critici della città. Insieme ai limiti di velocità costituiscono, senz’altro, gli strumenti più efficaci per ottenere il rallentamento dei veicoli”. Infine, un’osservazione sui limiti di velocità: “Sono favorevole a rivedere la soglia dei 50 km/h attualmente vigente nel viale – ha concluso Maggi – e darò indicazioni agli uffici affinché si possa abbassarla a 30 km/h”.
Staderini, dopo aver ringraziato l’assessore “per la risposta puntuale” ed essersi dichiarato “abbastanza soddisfatto per la dimostrazione di interesse al problema e la volontà di trovare una soluzione”, ha concluso con un invito all’Amministrazione “a eseguire una costante opera di manutenzione del verde pubblico e a reperire in bilancio le risorse per l’installazione degli attraversamenti pedonali, anche a discapito di altri interventi sulla viabilità da ritenersi meno prioritari”.
Grazie a quanto intercorso verbalmente, nei giorni scorsi, tra Michele Pinassi (Siena 5 Stelle) e l’assessore ai Sistemi informatici, Mauro Balani, il consigliere ha ritirato l’interrogazione incentrata sul tema del rimborso dell’equo compenso SIAE sui sistemi informatici, che doveva essere discussa questa mattina. “Ringrazio Balani – ha fatto sapere Pinassi – per la risposta, che peraltro è soddisfacente anche nei contenuti. A questo punto, non posso che sperare in un’azione governativa per ovviare a questa vergogna nazionale chiamata “equo compenso” che, di fatto, vorrebbe rendere tutti i cittadini rei di copiare abusivamente contenuti protetti da copyright per il semplice motivo di acquistare un CD o DVD”.
La questione abitativa e, più in particolare, l’accesso agli appartamenti gestiti da Siena Casa sono stati oggetto dell’interrogazione di Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, SsM, RC), il quale ha ricordato “la difficoltà per molte famiglie senesi a trovare affitti a prezzi equi e la lunghezza delle graduatorie di Siena Casa”. Campanini, inoltre, ha segnalato come “risultino esserci abitazioni vuote, lasciate dagli affittuari per decesso o trasferimento, le quali non vengono riassegnate perché bisognose di piccoli interventi di manutenzione al momento non eseguibili per difficoltà finanziarie di Siena Casa”. Sulla base di queste considerazioni, il consigliere ha chiesto “quante case sfitte risultino esserci a Siena” e se l’amministrazione “non ritenga opportuno sollecitare Siena Casa ad adottare nuove forme di gestione del patrimonio immobiliare, come per esempio potrebbe avvenire con alcune famiglie presenti in graduatoria che siano disponibili a effettuare gli interventi di manutenzione da scalare successivamente con l’affitto”.
Molto articolata la risposta dell’assessore al Sociale e alla Casa, Anna Ferretti, la quale ha riportato il quadro numerico degli alloggi di proprietà comunale, a seguito dell’applicazione della legge regionale n° 77/98, e la tipologia delle assegnazioni: “Il Comune dispone complessivamente di 1090 abitazioni – ha introdotto l’assessore – di cui 1031 case popolari a edilizia residenziale pubblica (ERP) e 59 alloggi a canone concordato. Tutti gli alloggi ERP, secondo il disposto della normativa regionale di riferimento, vengono assegnati tramite bando pubblico, con cadenza quadriennale, integrato e aggiornato ogni due anni, dal Servizio Patrimonio e Politiche abitative del Comune e gestiti da Siena Casa. Gli alloggi possono, altresì, essere assegnati in regime di emergenza abitativa con contratti biennali rinnovabili secondo il disposto del Regolamento approvato dal Consiglio nello scorso mese di giugno e integrato nella seduta del 4 settembre. Gli alloggi ERP attualmente sfitti – ha proseguito Ferretti – non assegnabili risultano 31: di questi, 9 sono in corso di ristrutturazione, mentre per gli altri 22 debbono ancora essere reperite le risorse finanziarie, da parte di Siena Casa, per procedere con i lavori di ristrutturazione. Negli ultimi mesi, Siena Casa ha comunque riconsegnato 35 unità abitative nella disponibilità dell’Amministrazione, a seguito di ristrutturazioni effettuate grazie ai fondi straordinari del Programma operativo regionale 2011. Per quanto ci riguarda più direttamente – ha continuato l’assessore – l’Amministrazione ha già assegnato la maggior parte di tali appartamenti e, proprio in questi giorni, sta convocando gli aventi diritto per la verifica dei requisiti e per l’eventuale assegnazione degli alloggi a titolo definitivo, o per emergenza abitativa e mobilità. Dei 59 alloggi a canone concordato di proprietà comunale, 58 risultano assegnati e regolarmente occupati. All’inizio di settembre, si è reso libero un alloggio per il quale verrà convocato, nei prossimi giorni, un nucleo familiare per procedere all’immediata riassegnazione. Inoltre, ulteriori 18 nuovi alloggi a canone concordato, anche se non di proprietà comunale, verranno assegnati e gestiti direttamente dal Servizio Politiche abitative entro il prossimo mese di ottobre, scorrendo la graduatoria pubblicata il 15 luglio 2014.
L’assessore ha anche ricordato come l’Amministrazione abbia sollecitato Siena Casa per ridurre al minimo i tempi di attesa fra la riconsegna degli alloggi e la successiva disponibilità alle nuove assegnazioni: “Ovviamente – ha specificato – non è possibile assegnare un alloggio, né nuovo, né di risulta, privo di impiantistica e dei requisiti igienico-sanitari previsti dalla normativa. In questi casi, spetta a Siena Casa reperire le risorse ed effettuare i relativi lavori, prima di poter consegnare nuovamente l’alloggio nella disponibilità dell’Amministrazione comunale. Tuttavia – ha aggiunto Ferretti – negli ultimi mesi, proprio per accelerare i tempi e ridurre al minimo indispensabile l’attesa dei cittadini, sono state assegnate, o sono in corso di assegnazione, abitazioni che necessitavano di piccole opere di finitura o imbiancatura, con successivo scomputo dell’importo dei lavori sull’affitto. Un iter che, tuttavia, non è applicabile quando gli alloggi richiedono lavori di adeguamento e di messa a norma da eseguire nel rispetto di procedure e di tecniche espressamente disciplinate dalla legge. Per quanto stringa il cuore sapere che ci sono abitazioni vuote – ha concluso Ferretti – non è possibile assegnare appartamenti a famiglie che potrebbero eseguire tali interventi in virtù di determinate disponibilità economiche o professionali, come nel caso di muratori, artigiani o elettricisti, e a discapito di altri soggetti collocati in posizioni migliori nella graduatoria ERP. Le assegnazioni degli alloggi devono, infatti, avvenire secondo l’ordine delle graduatorie, così come previsto dalla legge regionale n° 96/1996, che tutela, innanzitutto, il disagio socio-sanitario e abitativo dei nuclei richiedenti. Altre operazioni sarebbero contro legge e ingiuste nei confronti delle famiglie più svantaggiate”.
Campanini, dichiaratosi “parzialmente soddisfatto della risposta per la chiarezza e la precisione”, ha ringraziato l’assessore, invitandola ad affrontare ulteriormente la questione nell’apposita commissione consiliare per individuare le possibili soluzioni.
Le nomine di Eros Organni, commercialista iscritto all’albo di Firenze, quale direttore generale e amministratore delegato di SEI Toscana, risalenti rispettivamente al 10 gennaio e al 15 maggio 2013, sono state discusse in Consiglio con l’interrogazione di Michele Pinassi (Siena 5 Stelle). “Il dottor Organni – ha puntualizzato il consigliere – risulta socio al 2% della società “Finanza delle Infrastrutture” e, attraverso partecipazioni indirette, di un altro 30% di azioni. Una s.p.a. di consulenza per gli enti pubblici, per i quali predispone piani finanziari nell’ambito del project financing, fornitrice di tutte le società pubbliche oggi presenti anche in SEI Toscana, compreso il socio di maggioranza Sienambiente”. Sulla base di queste premesse, Pinassi ha chiesto all’amministrazione se “non si ritengano quanto meno inopportune tali nomine e se i rappresentanti nominati dal Comune in seno a SEI Toscana abbiano avallato tale scelta”. Inoltre, il consigliere ha chiesto informazioni “sulla natura degli eventuali rapporti economici tra SEI Toscana e Finanza delle Infrastrutture”. Infine, “quali criteri abbiano condotto alla nomina di Eros Organni a direttore generale, un ruolo strettamente operativo che, anziché da un dottore commercialista, dovrebbe essere svolto da un esperto del settore rifiuti”.
Il sindaco Bruno Valentini ha replicato all’interrogazione ricordando come “Finanza per le Infrastrutture sia una società con esperienza pluriennale nel settore dei servizi pubblici, la quale ha fornito consulenza ai principali operatori nazionali ed europei, pubblici e privati, nel settore dell’ambiente e del servizio idrico. Nell’ambito della propria attività ordinaria, Finanza per le Infrastrutture ha assistito il raggruppamento di imprese “Progetto6”, che ha partecipato alla gara dell’Ato Sud, aggiudicandosi la concessione. Proprio a seguito della competenza dimostrata in tale attività – ha proseguito il Sindaco – nonché della pluriennale e qualificata esperienza nel settore, una volta aggiudicata la concessione, il raggruppamento di imprese ha chiesto al dottor Organni di ricoprire il ruolo di amministratore delegato e direttore generale della costituenda società. Organni è, di fatto, un tecnico dei servizi pubblici locali e per questo il consiglio di amministrazione della società ha giudicato la sua figura come adatta a ricoprire anche il ruolo di Direttore Generale. Specifico inoltre che, a seguito della nomina, il dott. Organni si è dimesso da tutti i ruoli ricoperti nella società Finanza per le Infrastrutture. Quanto alla società Finanza per le Infrastrutture – ha concluso – non detiene nessuna quota in Sei Toscana, né direttamente né indirettamente, e non ha alcun rapporto economico con il gestore”.
Michele Pinassi, nel dichiararsi soddisfatto per le informazioni ricevute, si è riservato la possibilità di ulteriori interventi in futuro.
Eugenio Neri e Giuseppe Giordano (Siena Rinasce) hanno puntato l’attenzione sulle nuove tariffe per l’accesso e la sosta nella zona a traffico limitato, recentemente deliberate dalla Giunta, che tengono conto anche della lunghezza dei veicoli. Nello specifico, Giordano, rilevando che il permesso per residenti avrà un costo differenziato in base alla lunghezza del mezzo, e che Confcommercio e Confesercenti hanno richiesto una radicale revisione delle tariffe ritenute “elevatissime e enormemente penalizzati verso il commercio”, ha chiesto le motivazioni di questa scelta. Inoltre, come ha evidenziato il consigliere: “quale tariffa verrà applicata nel caso di auto di diversa lunghezza associate allo stesso proprietario?”. “E le zone di stallo – ha proseguito – sono state tutte ridisegnate precisando le dimensioni, oppure sono tutte uguali?”.
“La motivazione alla base della diversificazione del costo – ha spiegato l’assessore al Traffico Stefano Maggi – è stata dettata dalla volontà di definire una più corretta relazione fra suolo effettivamente occupato e costo di riferimento (quattro tipologie: dall’auto più piccola a quella più grande), come avviene in ogni altro tipo di occupazione di spazio pubblico: in occasione di lavori edili, attività di somministrazione di alimenti e bevande, spettacoli, ecc.. Con la nuova tariffazione, approvata prima con una delibera di Consiglio e dopo con quella della Giunta – ha proseguito l’assessore – abbiamo introdotto un sistema equo perché saranno tutti e non solo i residenti a pagare; questo permetterà di abbassare, almeno nel 75% dei casi, il costo del bollino a chi abita nella città. Per quanto riguarda, invece – ha continuato Maggi – il caso di mezzi diversi appartenenti allo stesso proprietario, la tariffa applicata sarà quella riferibile al veicolo più lungo, ma siamo impegnati a stabilire, attraverso i nuovi sistemi informativi che verranno installati il prossimo anno e tramite controlli, quale è l’auto che sosta nel caso di un proprietario di più mezzi”.
Rispondendo alla domanda relativa alla definizione degli stalli, l’assessore ha fatto presente che “quelli lungo le vie sono, in genere, delimitati solo all’inizio e alla fine dell’area dove è permessa la sosta, mentre quelli marcati singolarmente, con segnaletica orizzontale, sono realizzati secondo quanto disposto dal Codice della strada”.
Insoddisfatto per la risposta ottenuta Giuseppe Giordano perché altre erano le variabili da prendere in considerazione. “Per determinare la tariffazione – ha segnalato – doveva essere considerato anche il peso e la tipologia di un mezzo, caratteristiche che possono incidere sull’inquinamento atmosferico. Disatteso, anche, il principio di equità, visto che il proprietario di più autovetture paga il bollino in base a quella più lunga. Per trovare soluzioni in grado di abbattere le polveri sottili devono essere prese in considerazione altre indicazioni. E’ poi paradossale che gli stalli abbiano tutti uguali dimensioni quando è prevista una differenziazione delle tariffe in base alla lunghezza dei veicoli. Rimango fiducioso per modifiche future”.
“Il buon governo della città si denota anche e soprattutto dal suo decoro urbano”, ha detto Pietro Staderini (Moderati di Centrodestra) durante l’interrogazione per conoscere lo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione del quartiere ecologico di Malizia. Il consigliere, nel sottolineare “la trasandatezza nella quale versa la zona limitrofa al cantiere: dal presunto abbandono in cui versano alcune recinzioni elettrosaldate che delimitano l’area interessata dai lavori, al “fiumiciattolo” creatosi in un canale scatolare aperto per la raccolta e riuso delle acque meteoriche e superficiali, ingombro di fogliame, sporcizia varia, e dove l’acqua stagnante richiama animaletti e insetti fastidiosi per le persone”, ha chiesto quali iniziative saranno prese per rendere più decorosa sia la delimitazione del cantiere, sia la zona circostante.
L’assessore Maggi, dopo un excursus relativo ai vari accordi e convenzioni che si sono succeduti, nel corso degli anni, tra l’amministrazione e la società Progetto Malizia s.r.l., proprietaria dell’area, ha precisato che “i lavori nel quartiere ecologico di Malizia sono di competenza e di iniziativa di società private, indipendenti dal Comune se non per quanto riguarda il rilascio dei permessi a costruire. L’unica attività a carattere pubblico interessa le opere di urbanizzazione del primo stralcio che vanno dalla rotatoria di via Verdi fino al lotto 4, già collaudate e prese in carico dagli uffici comunali”. Relativamente alla delimitazione dell’area di cantiere dei blocchi ancora da costruire, che presenta recinzioni e telo a protezione della zona aperta al pubblico, il Comune può effettuare solo un’attività di controllo e vigilanza del rispetto delle norme in materia di cantieri, dei permessi a costruire, della pubblica incolumità e del libero transito. Qualunque anomalia riscontrata dagli uffici competenti verrà segnalata alle società concessionarie. Per quanto riguarda, infine, il problema dell’acqua stagnante e di sporcizia nel canale scatolare, Maggi ha informato che “la questione è stata recepita dal servizio Urbanistica, grazie anche alle segnalazioni degli abitanti, e portata nel tavolo di trattativa per la revisione delle opere di urbanizzazione e della convenzione con la società Progetto Malizia. Il canale insieme alle altre parti interessate: strade, marciapiedi, aree verdi e parcheggi, fanno parte – ha proseguito Maggi – delle opere di urbanizzazione del secondo stralcio in parte da completare e rivedere con progetto specifico in variante, già presentata dalla società. In attesa del completamento procedurale della variante, con le modifiche che passeranno dall’approvazione del Consiglio comunale, la società Malizia si era verbalmente impegnata alla pulizia del canale e delle aree circostanti da completare fino al collaudo finale”.
“Mi ritengo soddisfatto – ha detto Pietro Staderini – perché l’Amministrazione ha preso in carico il problema sollecitato dai cittadini. E’ giusto che il Comune controlli e vigili, auspico che questi siano effettuati sempre più e con maggiore efficienza e che il Comune, seppur la variante non sia terminata, faccia pressione per la risoluzione dei problemi denunciati>.
Le condizioni di degrado dell’isola ecologica posta lungo la Strada provinciale 23 delle Ville di Corsano sono state poste all’attenzione del Consiglio Comunale con l’interrogazione e la documentazione fotografica presentate da Giuseppe Giordano ed Eugenio Neri. “Rifiuti di ogni genere, anche pericolosi – come ha detto Neri – testimoniano una situazione non episodica, bensì ricorrente, per la quale appaiono necessari interventi finalizzati ad affrontare il problema in modo compiuto e definitivo”.
Nel confermare la situazione denunciata dal consigliere, l’assessore all’Ambiente, Paolo Mazzini, ha fatto presente che SEI Toscana, su disposizione del competente ufficio comunale, effettua quotidianamente interventi di recupero “ma nel caso, come troppo spesso accade, che si tratti di rifiuti speciali o pericolosi, come onduline di amianto e bombole del gas, non recuperabili con il servizio giornaliero, viene provveduto con specifiche attrezzature, o da SEI o dal Comune, di norma una volta alla settimana”. Informata la Polizia Municipale, l’organo di controllo per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, è stato effettuato un monitoraggio per una settimana, senza che fossero registrate informazioni utili e, all’inizio di questo mese, è stato ripetuto. Mazzini ha inoltre informato che, nel nuovo Regolamento comunale per la gestione della raccolta dei rifiuti, sono state introdotte maggiori possibilità di controllo tese alla salvaguardia dell’ambiente. “In questi giorni – ha concluso l’assessore – stiamo dando l’incarico per la figura dell’Ispettore ambientale, pertanto già dalla prossima settimana sarà attiva questa professionalità e, successivamente, saranno abilitati a questo compito anche dipendenti del Comune. Ricordo che, in caso di inquinamento ambientale, la competenza non sarà dei Vigili urbani, bensì della Procura della Repubblica, l’organo preposto a perseguire questo reato”.
Il consigliere Eugenio Neri, nel dichiararsi insoddisfatto per la risposta ricevuta perché in gran parte uguale a quella data circa 15 giorni fa al collega Ernesto Campanini, ha mostrato all’assise recenti scatti fotografici effettuati il 27, 28 e 29 settembre in Piazza S: Francesco: “Questa è una discarica – ha detto Neri – o un mercatino vintage? Benissimo i corsi, ma quali migliori osservatori degli stessi cittadini che ci denunciano questo? Basterebbe ascoltarli o rivolgersi a SEI e dirgli di ascoltarli”.
Con l’interrogazione presentata oggi da Michele Pinassi (Siena 5 Stelle), incentrata sulla rilevata irregolarità, da parte della Corte dei Conti, nella gestione contabile del Comune relativamente al rendiconto finanziario 2012, la richiesta di chiarimenti sulla delibera redatta lo scorso luglio dell’organo di controllo e come l’amministrazione intenda porre rimedio all’inadempimento. Il consigliere, infatti, nel voler conoscere anche i tempi di ricezione dell’atto ha sottolineato come all’evidenziazione della Corte dei Conti di “mancato accantonamento al fondo svalutazione crediti, al quale il Comune avrebbe risposto di averlo costituito con 550mila euro, la Corte abbia rilevato che tale affermazione risulta in contrasto rispetto a quanto dichiarato nell’istruttoria del 27 marzo scorso.
Il sindaco Bruno Valentini nel ricordare che l’Ente “costituì regolarmente e nella misura prescritta il fondo di 550mila euro, importo portato in economia alla fine dell’esercizio 2012 e, pertanto, confluito, come componente positiva, nell’avanzo di amministrazione>>, ha affermato che d’altro canto <<non ne fornì evidenza in una apposita posta vincolata del risultato di amministrazione medesimo, mentre la Sezione ha ritenuto necessario che, in relazione al nuovo fondo, fosse necessario apporre uno specifico vincolo su una corrispondente quota del risultato stesso”. Una contestazione che, in prima applicazione della nuova normativa è stata rivolta a molti altri Comuni toscani: Signa, Sesto Fiorentino, Capannori, Barberino di Mugello, Bagni di Lucca, Vicchio, Roccastrada, ecc. “La delibera della sezione di controllo – ha proseguito Valentini – porta la data del 30 luglio, ci è stata notificata il 4 agosto e il presidente del Consiglio comunale si è premurato di trasmetterla tempestivamente ai consiglieri entro due giorni. Per quanto concerne le misure che adotteremo queste sono contenute nella delibera all’odg di oggi, quando il Consiglio comunale sarà chiamato a deliberare sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio. Sarà questa l’occasione – ha concluso – per sottoporre al consesso le correzioni richieste dalla Corte dei Conti così da ottemperare a quanto richiesto e risolvere le criticità segnalate. Un agire teso al rafforzamento degli equilibri finanziari di medio-lungo termine che questa amministrazione, fin dal suo insediamento, sta perseguendo con successo”..
“Non sono molto soddisfatto – ha replicato Pinassi – perché in base a quanto scritto dalla Corte dei Conti le previsioni sono tutt’altro che ottimistiche”.