L’assessore Vedovelli: "Importante valorizzare le iniziative della società civile e delle scuole senza seguire linee di spettacolarizzazione"
SIENA. In vista della prossima ricorrenza del “Giorno del Ricordo”, istituita, dal 2004, nella data del 10 febbraio e dedicata alle vittime delle foibe, Marco Falorni (Impegno per Siena) ha presentato, nella seduta consiliare di ieri, 28 gennaio, un’interrogazione orale urgente sottoscritta anche da Andrea Corsi e Massimo Bianchini (L’Alternativa).
“Una ricorrenza – ha puntualizzato Falorni – che intende conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Il consigliere ha quindi chiesto all’Amministrazione quali iniziative abbia programmato per le prossime celebrazioni del “Giorno del Ricordo” e se “essendo una solennità civile, sarà esposto il tricolore sulla facciata del Palazzo Pubblico, ai sensi dell’articolo 4 della legge n° 260/1949”.
L’assessore alla Cultura, Massimo Vedovelli, ha risposto che l’Amministrazione comunale è in stretto raccordo con la Prefettura di Siena in tutte le celebrazioni civili come quella richiamata nell’interrogazione.
“Abbiamo condiviso l’opportunità – ha detto Vedovelli – di non seguire linee di spettacolarizzazione su eventi atroci e tragici come il Giorno del Ricordo o la Giornata della Memoria. Piuttosto, riteniamo molto più utile recepire e valorizzare le iniziative della società civile e, soprattutto, delle scuole, in modo da stimolare le dovute riflessioni nelle nuove generazioni, nell’auspicio che questo serva a prevenire e combattere ogni forma di violenza e di intolleranza”.
L’assessore ha inoltre informato che, il prossimo 10 febbraio, sulla facciata di Palazzo Pubblico sarà esposta la bandiera nazionale.
Falorni si è dichiarato insoddisfatto “perché, come altre volte, il Comune di Siena non ha organizzato niente per celebrare una data così importante per la storia italiana”.