Per Sorgenia si cerca ogni soluzione di recupero dell'ingente credito
SIENA. Rispondendo per iscritto all’interrogazione di un azionista, banca Mps ha spiegato che – relativamente al procedimento in corso a Salerno per il crac Amato – ”sta attentamente valutando il procedimento penale e qualora ve ne siano i presupposti procederà a costituirsi parte civile per la richiesta di tutti i danni patrimoniale e non patrimoniale”. Per il caso Amato sono stati rinviati a giudizio, Ceccuzzi, Mussari, Del Mese e altri 11 persone.
Per il caso Sorgenia (gruppo Cir) di cui Banca Mps è il principale creditore con 600 milioni di esposizione, nella risposta scritta ad un quesito posto da un azionista, la banca sottolinea che ritiene opportuno “privilegiare ogni possibile tentativo al fine di garantire il recupero dell’ingente esposizione creditoria. La Banca, attraverso i suoi advisor e con il pieno supporto degli altri creditori, ha recentemente provveduto ad inviare una lettera alla societa’ in cui si e’ ipotizzato un preciso percorso che dovrebbe garantire la continuita aziendale attraverso una ingente ricapitalizzazione da parte degli azionisti. Tale operazione, se non realizzata dai principali soci di Sorgenia, prevede una conversione di parte del debito in capitale da parte delle Banche, nella prospettiva di consentire alle Banche il recupero, in tutto o in parte dei propri crediti”.
Per il caso Sorgenia (gruppo Cir) di cui Banca Mps è il principale creditore con 600 milioni di esposizione, nella risposta scritta ad un quesito posto da un azionista, la banca sottolinea che ritiene opportuno “privilegiare ogni possibile tentativo al fine di garantire il recupero dell’ingente esposizione creditoria. La Banca, attraverso i suoi advisor e con il pieno supporto degli altri creditori, ha recentemente provveduto ad inviare una lettera alla societa’ in cui si e’ ipotizzato un preciso percorso che dovrebbe garantire la continuita aziendale attraverso una ingente ricapitalizzazione da parte degli azionisti. Tale operazione, se non realizzata dai principali soci di Sorgenia, prevede una conversione di parte del debito in capitale da parte delle Banche, nella prospettiva di consentire alle Banche il recupero, in tutto o in parte dei propri crediti”.