Dionori, Pinciani e Betti hanno risposto a quattro interrogazioni
SIENA. Il regolamento per la disciplina di autorizzazioni, concessioni e canone di occupazione di spazi e aree pubbliche, la viabilità in Amiata e Valdelsa, i problemi creati agli allevatori di ovini da lupi e canidi nel territorio della provincia. Sono stati questi i temi al centro della seconda sessione del consiglio provinciale che si è svolto oggi, venerdì 5 luglio con la risposta della giunta a quattro interrogazioni presentate dai gruppi di maggioranza e opposizione.
L’assessore al patrimonio e bilancio della Provincia di Siena, Fabio Dionori ha risposto all’interrogazione dei consiglieri Donatella Santinelli, Fabrizio Camastra e Marco Andreassi (Pdl) sul regolamento per la disciplina delle autorizzazioni e concessioni e del canone di occupazione di spazi e aree pubbliche che chiedeva informazioni sul censimento di tutti i mezzi pubblicitari collocati sulle strade provinciali e sulle relative sanzioni elevate dalla Polizia provinciale, mettendo in evidenza le difficoltà da parte delle aziende nella conoscenza della nuova normativa. “Il regolamento provinciale Cosap – ha detto Dionori – è legato al Codice della strada, con una disciplina nazionale inderogabile, e il rispetto della legge non è monetizzabile. Le norme vanno rispettate e fatte rispettare a prescindere dagli introiti che si possono ricavare. Occorre, piuttosto, operare per avviare un progetto complessivo di segnaletica stradale e di pubblicità che coniughi il rispetto della legge con l’adeguata visibilità delle aziende per le loro attività. Il censimento avviato non aveva l’obiettivo di fare cassa, bensì quello di verificare il rispetto delle norme di sicurezza del Codice della strada e del regolamento Cosap rispetto a tutti i mezzi pubblicitari che si affacciano sulle nostre strade”.
Il vicepresidente e assessore ai lavori pubblici della Provincia di Siena, Alessandro Pinciani ha risposto all’interrogazione dei consiglieri Fabrizio Camastra e Marco Andreassi (Pdl) sulla chiusura notturna del guado sulla Strada provinciale 20 “Traversa Cassia Aurelia”, presso il ponte sul fiume Paglia. “Al momento della realizzazione del guado sulla Sp20 – ha detto Pinciani – non abbiamo escluso una sua apertura notturna, ma serve attenzione e piena collaborazione da parte dei cittadini. Per garantire un utilizzo corretto e sicuro anche durante la notte, entro il 20 luglio illumineremo i due punti del guado che attraversano il fiume e installeremo webcam a raggi infrarossi per monitorare, da postazione remota, la viabilità. Al momento in cui tutto sarà pronto emaneremo una nuova ordinanza per regolare l’apertura del guado tutto il giorno, compresa la notte. Inoltre, nei prossimi giorni prenderà il via anche la sistemazione definitiva del ponte, con la posa dei puntelli”.
In tema di viabilità anche l’interrogazione del consigliere Niccolò Guicciardini (Pd) sulla ripresa dei lavori per la circonvallazione al centro storico di San Gimignano. “Lo scorso 18 dicembre – ha spiegato il vice presidente Pinciani – si sono conclusi i lavori della Conferenza dei servizi finalizzata al rilascio delle autorizzazioni per la ripresa dei lavori. La soluzione progettata, che ha avuto il via libera della Soprintendenza dei beni architettonici e paesaggistici, permetterà un’ulteriore mitigazione dell’impatto dell’opera, con la riduzione dei fronti di scavo attraverso il ricorso a una doppia paratia. La Provincia vuole completare un intervento atteso da anni dalla comunità locale e dalla Valdelsa, ma la ripresa dei lavori è condizionata da due condizioni che, al momento, non rendono possibile compiere precise previsioni temporali sulla ripresa dei lavori. La prima è legata all’esito delle negoziazioni con l’impresa aggiudicataria, rese obbligatorie dal superamento del quinto d’obbligo conseguente alle modifiche al progetto imposte dalla Soprintendenza. Questo ha reso necessario avviare un dialogo con il raggruppamento aggiudicatario, un Ati, e dai relativi controlli è emerso che l’impresa capogruppo, lo scorso 30 maggio ha presentato la domanda di concordato preventivo a seguito del periodo di difficoltà economiche che sta vivendo. La seconda condizione è la permanenza in capo all’Ati aggiudicataria, ridotta di un componente, dei requisiti tecnico-professionali e di qualificazione previsti dalla legge”.
E’ stata, poi, l’assessore all’agricoltura, caccia e aree protette Anna Maria Betti a rispondere all’interrogazione della consigliera Donatella Santinelli (Pdl) sui problemi creati agli allevatori di ovini da lupi e canidi nel territorio della provinciale, in particolare nella zona della Val d’ Orcia. “In questi anni – ha detto Betti – la Provincia ha promosso una serie di azioni per coniugare la salvaguardia del suo patrimonio zootecnico con il reddito dell’allevatore che, oltre al danno patrimoniale e produttivo, spesso deve fare fronte a diversi adempimenti e costi relativi allo smaltimento delle carcasse. Abbiamo richiesto alla Regione Toscana, e ottenuto già nel 2010, che tutta la provincia di Siena fosse considerata territorio “con presenza stabile accertata di animali predatori protetti”, consentendo agli allevatori di tutti i nostri 36 Comuni di accedere ai bandi annuali per opere finalizzate alla prevenzione, quali ricoveri, recinzioni metalliche o elettriche, acquisto e addestramento di cani da guardia, impianti di allerta o videosorveglianza e stipula di assicurazioni. Un’altra iniziativa ha riguardato le recinzioni, che spesso hanno incontrato limiti dettati dagli strumenti urbanistici comunali, con un’opera di sensibilizzazione verso tutti i Comuni. Inoltre, sono state redatte linee-guida, in collaborazione con il Servizio sviluppo rurale e risorse faunistiche, che contengono specifiche tecnico/operative per indirizzare correttamente gli allevatori negli interventi e facilitare i Comuni nella fase autorizzativa”. “Per quanto riguarda lo smaltimento delle carcasse – ha proseguito Betti – abbiamo partecipato, insieme all’Unione dei Comuni dell’Amiata Val d’Orcia, al bando regionale per i contributi acquisto scarrabili, con la possibilità, per gli allevatori, di conferire direttamente le carcasse e ridurre sensibilmente le spese e gli oneri burocratici legati allo smaltimento. Infine, stiamo lavorando per implementare la base conoscitiva, attraverso la strutturazione di un archivio dati completo di georeferenziazione e, laddove possibile, di caratterizzazione genetica, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico di Siena, per stimare in maniera precisa la consistenza di lupi, cani inselvatichiti e ibridi. E’ in questo contesto che si inserisce la nostra partecipazione al Progetto Life Ibriwolf che riguarda tutto il territorio dell’Amiata”.
Sono stati, infine, rinviati alla prossima seduta la variante per l’individuazione delle zone di protezione ambientale della risorsa idrica minerale, di sorgente e termale del Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp) e la mozione per l’ottimizzazione dei costi e il recupero dei costi inutili e onerosi della Provincia dei consiglieri Giovanni Di Stasio (Toscana Federata) e Donatella Santinelli (Pdl).
L’assessore al patrimonio e bilancio della Provincia di Siena, Fabio Dionori ha risposto all’interrogazione dei consiglieri Donatella Santinelli, Fabrizio Camastra e Marco Andreassi (Pdl) sul regolamento per la disciplina delle autorizzazioni e concessioni e del canone di occupazione di spazi e aree pubbliche che chiedeva informazioni sul censimento di tutti i mezzi pubblicitari collocati sulle strade provinciali e sulle relative sanzioni elevate dalla Polizia provinciale, mettendo in evidenza le difficoltà da parte delle aziende nella conoscenza della nuova normativa. “Il regolamento provinciale Cosap – ha detto Dionori – è legato al Codice della strada, con una disciplina nazionale inderogabile, e il rispetto della legge non è monetizzabile. Le norme vanno rispettate e fatte rispettare a prescindere dagli introiti che si possono ricavare. Occorre, piuttosto, operare per avviare un progetto complessivo di segnaletica stradale e di pubblicità che coniughi il rispetto della legge con l’adeguata visibilità delle aziende per le loro attività. Il censimento avviato non aveva l’obiettivo di fare cassa, bensì quello di verificare il rispetto delle norme di sicurezza del Codice della strada e del regolamento Cosap rispetto a tutti i mezzi pubblicitari che si affacciano sulle nostre strade”.
Il vicepresidente e assessore ai lavori pubblici della Provincia di Siena, Alessandro Pinciani ha risposto all’interrogazione dei consiglieri Fabrizio Camastra e Marco Andreassi (Pdl) sulla chiusura notturna del guado sulla Strada provinciale 20 “Traversa Cassia Aurelia”, presso il ponte sul fiume Paglia. “Al momento della realizzazione del guado sulla Sp20 – ha detto Pinciani – non abbiamo escluso una sua apertura notturna, ma serve attenzione e piena collaborazione da parte dei cittadini. Per garantire un utilizzo corretto e sicuro anche durante la notte, entro il 20 luglio illumineremo i due punti del guado che attraversano il fiume e installeremo webcam a raggi infrarossi per monitorare, da postazione remota, la viabilità. Al momento in cui tutto sarà pronto emaneremo una nuova ordinanza per regolare l’apertura del guado tutto il giorno, compresa la notte. Inoltre, nei prossimi giorni prenderà il via anche la sistemazione definitiva del ponte, con la posa dei puntelli”.
In tema di viabilità anche l’interrogazione del consigliere Niccolò Guicciardini (Pd) sulla ripresa dei lavori per la circonvallazione al centro storico di San Gimignano. “Lo scorso 18 dicembre – ha spiegato il vice presidente Pinciani – si sono conclusi i lavori della Conferenza dei servizi finalizzata al rilascio delle autorizzazioni per la ripresa dei lavori. La soluzione progettata, che ha avuto il via libera della Soprintendenza dei beni architettonici e paesaggistici, permetterà un’ulteriore mitigazione dell’impatto dell’opera, con la riduzione dei fronti di scavo attraverso il ricorso a una doppia paratia. La Provincia vuole completare un intervento atteso da anni dalla comunità locale e dalla Valdelsa, ma la ripresa dei lavori è condizionata da due condizioni che, al momento, non rendono possibile compiere precise previsioni temporali sulla ripresa dei lavori. La prima è legata all’esito delle negoziazioni con l’impresa aggiudicataria, rese obbligatorie dal superamento del quinto d’obbligo conseguente alle modifiche al progetto imposte dalla Soprintendenza. Questo ha reso necessario avviare un dialogo con il raggruppamento aggiudicatario, un Ati, e dai relativi controlli è emerso che l’impresa capogruppo, lo scorso 30 maggio ha presentato la domanda di concordato preventivo a seguito del periodo di difficoltà economiche che sta vivendo. La seconda condizione è la permanenza in capo all’Ati aggiudicataria, ridotta di un componente, dei requisiti tecnico-professionali e di qualificazione previsti dalla legge”.
E’ stata, poi, l’assessore all’agricoltura, caccia e aree protette Anna Maria Betti a rispondere all’interrogazione della consigliera Donatella Santinelli (Pdl) sui problemi creati agli allevatori di ovini da lupi e canidi nel territorio della provinciale, in particolare nella zona della Val d’ Orcia. “In questi anni – ha detto Betti – la Provincia ha promosso una serie di azioni per coniugare la salvaguardia del suo patrimonio zootecnico con il reddito dell’allevatore che, oltre al danno patrimoniale e produttivo, spesso deve fare fronte a diversi adempimenti e costi relativi allo smaltimento delle carcasse. Abbiamo richiesto alla Regione Toscana, e ottenuto già nel 2010, che tutta la provincia di Siena fosse considerata territorio “con presenza stabile accertata di animali predatori protetti”, consentendo agli allevatori di tutti i nostri 36 Comuni di accedere ai bandi annuali per opere finalizzate alla prevenzione, quali ricoveri, recinzioni metalliche o elettriche, acquisto e addestramento di cani da guardia, impianti di allerta o videosorveglianza e stipula di assicurazioni. Un’altra iniziativa ha riguardato le recinzioni, che spesso hanno incontrato limiti dettati dagli strumenti urbanistici comunali, con un’opera di sensibilizzazione verso tutti i Comuni. Inoltre, sono state redatte linee-guida, in collaborazione con il Servizio sviluppo rurale e risorse faunistiche, che contengono specifiche tecnico/operative per indirizzare correttamente gli allevatori negli interventi e facilitare i Comuni nella fase autorizzativa”. “Per quanto riguarda lo smaltimento delle carcasse – ha proseguito Betti – abbiamo partecipato, insieme all’Unione dei Comuni dell’Amiata Val d’Orcia, al bando regionale per i contributi acquisto scarrabili, con la possibilità, per gli allevatori, di conferire direttamente le carcasse e ridurre sensibilmente le spese e gli oneri burocratici legati allo smaltimento. Infine, stiamo lavorando per implementare la base conoscitiva, attraverso la strutturazione di un archivio dati completo di georeferenziazione e, laddove possibile, di caratterizzazione genetica, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico di Siena, per stimare in maniera precisa la consistenza di lupi, cani inselvatichiti e ibridi. E’ in questo contesto che si inserisce la nostra partecipazione al Progetto Life Ibriwolf che riguarda tutto il territorio dell’Amiata”.
Sono stati, infine, rinviati alla prossima seduta la variante per l’individuazione delle zone di protezione ambientale della risorsa idrica minerale, di sorgente e termale del Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp) e la mozione per l’ottimizzazione dei costi e il recupero dei costi inutili e onerosi della Provincia dei consiglieri Giovanni Di Stasio (Toscana Federata) e Donatella Santinelli (Pdl).