Il ministro per tre ore a colloquio con il capo della Procura
di Giovanni Grasso
SIENA. Sembra che questa mattina (24 febbraio) il Ministro Mariastella Gelmini si sia recata presso il Tribunale di Siena, dove sarebbe rimasta a colloquio per 3 ore con il capo della Procura ed il sostituto Procuratore Antonino Nastasi, titolare dell’indagine (con più di 10 indagati) sull’elezione del rettore Angelo Riccaboni. Al momento non sono chiare le ragioni della trasferta senese del Ministro, ma è bene ricordare che il 18 novembre dello scorso anno gli investigatori di polizia giudiziaria del Tribunale di Siena si recarono nella sede del Ministero per acquisire alcuni fascicoli, tra i quali proprio quello relativo al decreto di nomina del neorettore. Il Ministro aveva, però, precisato che si trattava di “una presa d’atto dovuta dei risultati delle elezioni” al momento della firma non invalidati. La Gelmini aggiungeva anche che “il provvedimento non intende esprimere una valutazione su profili di merito, in relazione ai quali si attendono i risultati delle indagini in corso”.
In precedenza (13 ottobre 2010), all’indagine della Procura si era affiancato un ricorso al Tar della Toscana con il quale si chiede l’annullamento dell’elezione del rettore. I punti contestati, tra irregolarità e illegittimità gravi, rivelano una completa violazione delle regole più elementari in materia elettorale ed operazioni condotte nella massima superficialità ed approssimazione. Il Ministro, pertanto, sarebbe stato convocato formalmente per la controversa elezione rettorale – che ancora non ha prodotto certezze nel risultato.
Qualcuno ipotizza pure che il titolare del Dicastero sia stato sentito in veste di “parte lesa”.