SIENA. Il sindaco Maurizio Cenni esprime il cordoglio della città per la morte di Luigi Socini Guelfi già Podestà della città.
"Un nome legato indissolubilmente a Siena ed alla sua storia del Novecento. È scomparso uno degli ultimi testimoni attivi del nostro passato più recente e controverso. È dalle sue mani che Siena ha consegnato ai francesi le chiavi della città appena liberata, è stato sotto la sua attenta direzione da podestà fascista che la nostra città ha limitato gli orrori della guerra, salvando il patrimonio artistico e storico del centro cittadino. Esprimo il cordoglio di tutta la città e mio personale per la scomparsa di una figura, quella di Socini, che è rimasta per anni protagonista del dibattito culturale cittadino e del mondo delle contrade, andandosene proprio nei giorni in cui la sua Contrada festeggia l'ultima vittoria. Ma Socini Guelfi sarà ricordato anche per essere stato uno dei primi a salvare la senesità della nostra banca, quando la riforma bancaria fascista del 1936 tentò di togliere il controllo cittadino sul Monte dei Paschi e dalla sua opposizione nacque l'Istituto di Credito di diritto pubblico, così come poi è stato fino alla sua recente trasformazione in società per azioni con la nascita della Fondazione".
"È a lui che si fa risalire la rinascita democratica stessa della città dopo gli orrori del regime fascista e della Repubblica di Salò, che con spirito di servizio aveva rappresentato, ma che, con grande dignità, non seguì nella fuga verso nord come quelle figure che per dieci mesi imperversarono a Siena portando terrore e violenza. Socini Guelfi restò a Siena, al suo posto, per garantire continuità storica e permettere un passaggio di potere indolore. Questo ruolo gli è stato riconosciuto in tutti questi anni ed è per questo che la sua lunga vita sarà ricordata, come del resto la città ha già fatto tributandogli il Mangia d'Oro nel 1976".
«Personalmente, conserverò un ricordo affettuoso anche nelle occasioni in cui ho avuto modo di invitarlo a partecipare ad alcune iniziative a Palazzo Pubblico, durante le quali la sua lucidità e le parole affettuose che mi ha rivolto hanno arricchito la mia esperienza da amministratore della nostra città. Tra le varie occasioni degli anni più recenti, mi piace ricordare che Socini Guelfi è stato uno dei protagonisti di "Storie di uomini e contrade", il ciclo di conferenze sul Palio organizzato dal Comune di Siena nell'inverno del 2003. In qualità di ex Rettore del Magistrato delle Contrade portò la sua esperienza e cultura paliesca dissertando delle regole del Palio, tra tradizione e interpretazione. Per i suoi cento anni, due anni fa, il Rotary club di Siena, di cui è stato uno dei fondatori, scelse proprio la cornice di Palazzo Pubblico per raccontare la sua vita e approfondire la figura di uomo e di senese che ha contribuito all