“I nostri sforzi – afferma Michele Frullanti, presidente della cooperativa Solidarietà – sono stati rivolti per tutelare tutte quelle donne e quegli uomini, che ogni giorno attraverso il loro lavoro permettono alla nostra cooperativa di esistere”.
“Nonostante – continua il presidente – la riduzione del fatturato di 1 milione e 600 mila euro siamo riusciti a mantenere tutti i contratti a tempo indeterminato. Inoltre, abbiamo scelto di sostenere, con le risorse proprie della cooperativa, tutti quei soggetti che si trovano in situazioni di difficoltà più grave. Questo sarà possibile, almeno temporaneamente, in attesa di costruire un percorso di ricollocazione in linea con le competenze e le capacità di ciascuno. La tutela di questi lavoratori inciderà fortemente nelle economie dell’organizzazione ma abbiamo deciso di dare priorità alle finalità sociali della nostra cooperativa che ha al centro la salvaguardia delle persone. Questa operazione, che avrà un costo di circa 20 mila euro al mese, però, non potrà essere sostenuta all’infinito. Siamo in attesa di nuove risorse, parte delle quali sono state richieste alla Fondazione Mps”.
“Tutti gli altri soggetti svantaggiati – conclude Frullanti – che avevano con la cooperativa un rapporto diverso dal tempo indeterminato, potranno godere di percorsi a sostegno del loro reddito, grazie ai contributi che l’amministrazione provinciale ha già messo a disposizione e alcuni di questi potranno continuare la loro esperienza all’interno della cooperativa Solidarietà, altri lo faranno presso altre cooperative con le quali condividiamo percorsi simili. Alcuni degli addetti a tempo determinato, invece, sono stati ricollocati presso Cooplat, un’altra cooperativa che ha dato un importante aiuto in questo periodo di crisi, mentre per altre circa sessanta persone, i cui contratti scadranno il prossimo 31 marzo, sarà possibile riprendere l’attività lavorativa solo se si otterranno i finanziamenti richiesti alla Fondazione Mps”.