Gli universitari gridano slogan contro Letta, Amato e Valentini
SIENA. (a. m.) Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, è arrivato al Rettorato dell’Università, accolto all’entrata da una rumorosa manifestazione di studenti universitari di varie organizzazioni di sinistra, che hanno gridato slogan come “noi la crisi non la paghiamo” e “la fiducia non ve la diamo”. Contestazione anche per il neo-giudice costituzionale Giuliano Amato (quando è sceso dall’auto è stato accolto da una selva di fischi, slogan e insulti pronunciati da una quarantina di studenti di Link) e urli e fischi anche per il sindaco Bruno Valentini.
La situazione è tenuta sotto controllo dalla Polizia; sul posto anche il questore. Letta ha invece ricevuto applausi all’interno del rettorato, quando Riccaboni lo ha ringraziato per la partecipazione.
Letta ed Amato sono a Siena per il Convegno di Pontignano in programma da domani alla Certosa. E’ il più importante appuntamento anglo-italiano organizzato dal British Council e dall’ambasciata britannica in Italia, in collaborazione con l’Università di Siena e con il St. Anthony’s College di Oxford. Il convegno è nato nel 1993 e riunisce ogni anno politici, imprenditori, esponenti del mondo accademico, giornalisti e opinion maker italiani e britannici per affrontare alcune delle questioni chiave per l’Italia, il Regno Unito e il resto d’Europa.
La situazione è tenuta sotto controllo dalla Polizia; sul posto anche il questore. Letta ha invece ricevuto applausi all’interno del rettorato, quando Riccaboni lo ha ringraziato per la partecipazione.
Letta ed Amato sono a Siena per il Convegno di Pontignano in programma da domani alla Certosa. E’ il più importante appuntamento anglo-italiano organizzato dal British Council e dall’ambasciata britannica in Italia, in collaborazione con l’Università di Siena e con il St. Anthony’s College di Oxford. Il convegno è nato nel 1993 e riunisce ogni anno politici, imprenditori, esponenti del mondo accademico, giornalisti e opinion maker italiani e britannici per affrontare alcune delle questioni chiave per l’Italia, il Regno Unito e il resto d’Europa.