SIENA. "L’impegno contro la pena di morte per Sakineh, come per Teresa Lewis, viene rafforzato dal fatto di scontrarsi con Autorità di Paesi che non intendono aderire alla moratoria ONU". Queste le parole della presidente dell'associazione Derek Rocco Bernabei, Anna Carli alla notizia della probabile impiccagione della donna iraniana accusata di aver ucciso il marito.
"La giustizia iraniana – aggiunge Carli – che cambia l’imputazione per Sakineh e trasforma la lapidazione in impiccagione risponde agli appelli continuando ad ignorare il rispetto dei diritti umani e a scambiare la violenza di stato con la giusta pena da infliggere a chi commette un reato".