SIENA. Un ordine del giorno per dire no ai provvedimenti annunciati dal ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini sulla scuola. E’ quello approvato dal consiglio comunale di Siena, nel corso della seduta del (29 settembre), approvato dalla maggioranza, che sarà inviato al governo. Il documento non è stato votato dalle Liste Civiche né dal Pdl che, invece, hanno presentato un documento che è stato discusso durante il Consiglio comunale. “Se il Governo – afferma Massimiliano Perugini, consigliere comunale del Pd senese – approva i decreti del Ministro dell’istruzione, Mariastella Gelmini, l’Italia sceglie di svendere la scuola pubblica non attribuendogli il reale valore educativo, culturale e di formazione che essa ha. Il dibattito in sede consiliare ha messo in luce la totale mancanza di un progetto per una riforma scolastica sia da parte del governo, sia da parte del PDL che a Siena siede tra i banchi dell’opposizione e che è solo capace di criticare l’Amministrazione Regionale sostenendo che la manifestazione di contrarietà espressa è dovuta al fatto che le due amministrazioni sono di colore diverso”. “Tutti – afferma il consigliere senese – siamo concordi nel dire che nel nostro Paese la spesa pubblica sia eccessiva, che gli sprechi vadano eliminati e che vada riorganizzata la macchina pubblica in modo da renderla più efficiente e meno costosa; ma la strada non è certo quella di affossare i servizi quali la scuola, la sanità, e più in generale lo stato sociale, lasciando magari libero spazio a realtà private, sul modello americano. Un taglio dei fondi di 7 milioni di euro in 3 anni non è la strada giusta per riqualificare l’istruzione pubblica, ma è il modo per indurre le famiglie che si possono permettere di pagare rette salate a rivolgersi agli istituti privati, lasciando a tutti gli altri cittadini un sevizio inadeguato, incapace di fornire una formazione di alto livello”. “Il Pd – prosegue Perugini – ha colto il disagio che sta vivendo il mondo della scuola, basato sul rischio reale di soppressione di molti complessi scolastici delle realtà più piccole; sulla difficoltà della riorganizzazione del trasporto scolastico per gli enti locali; sul taglio di un gran numero di insegnanti di sostegno; sulla quasi totale scomparsa del tempo pieno; sulla convinzione che il voto in condotta può, sì, servire come deterrente contro il bullismo, ma solo se accompagnato da un intervento massiccio di sensibilizzazione dei ragazzi e delle famiglie ai valori civici, di rispetto e fiducia nelle istituzioni; sull’idea che la soluzione del maestro unico non è congeniale ai nuovi metodi di insegnamento necessari per le scuole elementari di oggi e di domani.”“Per il Pd – sottolinea Perugini – la scuola è un punto fermo. Un interesse dimostrato dalle tante iniziative svoltesi sul territorio fino ad oggi, alle quali si aggiungerà l’incontro di in programma per venerdì 10 ottobre presso il circolo Arci di S. Andrea, alla quale parteciperà la senatrice Vittoria Franco, incentrato sul futuro della scuola pubblica. Non possiamo– conclude il consigliere del Pd senese – pensare di far parte di un Paese moderno fino a che non comprenderemo l’importanza dell’istruzione e la formazione dei cittadini di domani, e che fino a che i governi non cesseranno di utilizzare i servizi pubblici come riserve di denaro da cui attingere in modo scellerato al momento del bisogno”.